Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Torre Annunziata, Luisa Crasta, ha formalizzato l’avvio di un’indagine tecnica complessa, affidando a un collegio peritale multidisciplinare il compito cruciale di ricostruire le dinamiche che hanno condotto alla tragica rottura della funivia del Monte Faito, evento che ha lasciato quattro vittime e un ferito. Il team di esperti, composto dall’ingegnere strutturista Antonio Formisano, dall’ingegnere meccanico Paolo Pennacchi e dall’esperto in informatica forense Fabiano Querceto, si appresta a effettuare rilievi e analisi approfondite, nel quadro di un incidente probatorio di importanza fondamentale.La Procura di Torre Annunziata, rappresentata dai pubblici ministeri Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, ha depositato un’analisi preliminare che evidenzia persistenti condizioni di vulnerabilità ambientale e geologica nell’area interessata dall’incidente, occorso il 17 aprile 2025. Questa circostanza ha determinato una decisione improrogabile: l’esecuzione dei sopralluoghi sarà soggetta a rigidi protocolli di contingenza, garantendo la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti e minimizzando potenziali ulteriori rischi.Il 1° luglio è programmato un incontro preliminare, di carattere tecnico-legale, che si terrà presso il dipartimento di ingegneria di via Claudio a Napoli, nell’aula Manfredi (edificio 6, primo piano). L’obiettivo è allineare le strategie investigative e definire i protocolli di comunicazione tra le parti coinvolte. Saranno presenti i periti nominati dalla Procura (prof. Nicola Augenti e ing. Renato Esposito), affiancati dai consulenti tecnici di parte, designati per i 26 indagati. Tra questi, spicca la figura del prof. Antonello De Luca, esperto di riconosciuta competenza, precedentemente coinvolto nell’analisi delle cause della tragedia del Mottarone, a testimonianza dell’importanza attribuita alla profonda esperienza tecnica necessaria per affrontare una vicenda di tale gravità.L’accesso fisico al sito dell’incidente è previsto a partire dal 7 luglio, con l’obiettivo di acquisire dati cruciali per la ricostruzione degli eventi. La redazione di una relazione peritale completa e dettagliata è prevista entro un termine di 90 giorni, un lasso di tempo necessario per consentire un’analisi esaustiva e rigorosa di tutti gli elementi rilevanti.Parallelamente, le indagini informatiche, finalizzate a esaminare i sistemi di controllo, i registri di manutenzione e le comunicazioni relative alla funivia, avranno inizio il 4 luglio. Questo filone investigativo si propone di ricostruire la cronologia degli eventi dal punto di vista digitale, alla ricerca di eventuali anomalie o malfunzionamenti che possano aver contribuito alla catastrofe.Il GIP, nel suo intento di garantire la trasparenza e la completezza del procedimento, ha inoltre fissato un’udienza intermedia, un momento cruciale per valutare lo stato di avanzamento degli accertamenti peritali e informatici, identificando eventuali aree che richiedano ulteriori approfondimenti o nuove linee di indagine. Questo approccio metodologico mira a massimizzare le probabilità di accertamento della verità e di individuazione delle responsabilità.
Rottura Funivia Monte Faito: Avvio perizia multidisciplinare
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