L’Atalanta conclude una delle operazioni più significative del suo recente percorso di crescita e valorizzazione del talento: la cessione a titolo definitivo di Matteo Ruggeri all’Atletico Madrid, per una cifra complessiva di 20 milioni di euro, un segnale tangibile del prestigio raggiunto dal club bergamasco nel panorama calcistico europeo. La transazione, che testimonia la capacità dell’Atalanta di attrarre l’attenzione di club di assoluto livello, è stata ufficializzata con una dichiarazione di profondo rispetto e affetto da parte della famiglia Percassi, al fianco di Giovanni Pagliuca e dell’intera dirigenza nerazzurra.Matteo Ruggeri, terzino mancino classe 2002 e simbolo di un’identità radicata nel territorio, saluta la sua città natale, Zogno, e l’Atalanta attraverso un messaggio carico di commozione e gratitudine, condiviso sul suo profilo Instagram. Le parole del giocatore rivelano un legame indissolubile con i colori bergamaschi, un’esperienza formativa e umana che va ben oltre il mero percorso calcistico. “Racchiudere in poche righe quattordici anni vissuti con la maglia della mia città è un’impresa ardua, quasi impossibile,” ammette Ruggeri, evidenziando l’impatto emotivo che la società ha avuto sulla sua crescita personale.L’immagine di un bambino spensierato che sognava di calcare i campi di Zingonia si contrappone a quella di un giovane uomo che, dopo anni di impegno e dedizione, ha incarnato i valori di un club divenuto simbolo di innovazione e meritocrazia nel calcio italiano. La conquista del primo grande trofeo della storia atalantina, un momento indimenticabile per la tifoseria e per l’intera comunità bergamasca, rappresenta il culmine di un percorso condiviso, un traguardo che lascia un segno indelebile nel cuore di Ruggeri. Il suo ringraziamento è rivolto a tutti coloro che hanno contribuito alla sua crescita: la società, con la sua filosofia di lavoro incentrata sullo sviluppo del talento, il mister Gasperini, artefice di un’evoluzione tecnica e tattica, e i compagni di squadra, pilastri di un gruppo coeso e determinato. La cessione di Ruggeri, pur segnando la fine di un capitolo importante, rappresenta un passo verso nuove sfide e opportunità per il giocatore, e al contempo, conferma il ruolo dell’Atalanta come fucina di talenti in grado di brillare sui palcoscenici più prestigiosi del calcio mondiale. Il messaggio di saluto, carico di nostalgia e di affetto, lascia presagire un futuro ricco di successi per entrambi, Atalanta e Matteo Ruggeri. “Arrivederci Bergamo, arrivederci Atalanta,” è un addio che risuona come una promessa di ricordi indelebili e di un legame che resiste al tempo e alla distanza.
Ruggeri all’Atletico Madrid: addio emozionante e record per l’Atalanta
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