Russia: Cessate il fuoco? No, l’amministrazione Putin non intende recedere.

Il Cremlino si è espresso con maggiore nettezza sulla proposta avanzata dall’Ucraina di un cessate il fuoco negli scontri tra Kiev e separatisti russi. Secondo quanto riferito da fonti statali, l’amministrazione del presidente Putin non intende recedere dalla sua posizione seppure le forze alleate occidentali abbiano richiesto di valutare nuove strategie per il conflitto.I commenti pubblicati da Dmitrij Peskov durante un’intervista alla Cnn rappresentano l’espresso desiderio del Cremlino di riflettere attentamente sulla proposta avanzata dall’Ucraina. I media statali hanno evidenziato inoltre che i vertici russi rifiutano qualsiasi pressione esterna sull’amministrazione Putin, evidenziando la sua netta opposizione.Secondo Peskov, è stato ribadito chiaramente dal Cremlino come le proposte avanzate dagli alleati occidentali non avranno alcun impatto sulla posizione russa. L’ipotesi di un cessate il fuoco negli scontri tra Kiev e separatisti sembra essere quindi destituita della sua credibilità presso la Russia, in considerazione del netto rifiuto espresso dai vertici del Cremlino.Si sta discutendo in questi momenti se questa nuova linea del Cremlino debba essere interpretata come un segno di una maggiore intransigenza da parte dell’amministrazione Putin o piuttosto come una reazione alla pressione esterna esercitata dallo schieramento occidentale.Secondo alcune analisi, l’obiettivo delle forze alleate occidentali sarebbe quello di costringere Mosca a recedere dalla sua posizione sull’Ucraina. Tuttavia sembra che la reazione del Cremlino sia quella di non cedere e di tenere fermo il proprio punto di vista, mostrando un netto rifiuto alle pressioni esterne.Il fatto che Peskov abbia definito come “inutile” ogni tentativo di pressione dal lato occidentale sembra evidenziare in modo inequivocabile la posizione del Cremlino sull’argomento. In base a questa interpretazione, non si vede quindi alcun possibile cambiamento nella posizione del Cremlino per il momento.La questione della pressione esercitata sul Cremlino da parte dell’Ucraina e delle forze occidentali rimane tuttavia aperta e rappresenta un aspetto fondamentale nella dinamica dei rapporti internazionali tra Russia ed Ucraina.