Analisi del Consumo Estivo in Piemonte: Saldi, Quattordicesime e Comportamenti d’Acquisto nel Contesto Economico AttualeIl tradizionale appuntamento con i saldi estivi, fissato per il 5 luglio e protratto per otto settimane, si preannuncia un barometro significativo dell’andamento del consumo in Piemonte. Le previsioni di Fismo-Confesercenti, supportate da un’indagine Ipsos, stimano una spesa complessiva di circa 180 milioni di euro, con uno scontrino medio di 140 euro. Un segnale incoraggiante emerge dai primi dati relativi alle offerte anticipate: già il 18% dei piemontesi che ne ha ricevuto ha concretizzato un acquisto, riversando in media 100 euro nell’economia locale, per un volume totale di quasi 40 milioni.L’accelerazione del consumo precoce sembra particolarmente radicata tra le fasce d’età più giovani (18-34 anni), che mostrano una propensione all’acquisto superiore al 22%, evidenziando una sensibilità maggiore alle promozioni e una maggiore apertura all’acquisto impulsivo. Anche la componente femminile (20%) si rivela leggermente più attiva rispetto ai colleghi uomini (17%), suggerendo un diverso approccio all’acquisto, forse più orientato all’abbigliamento e agli accessori.L’analisi di Confesercenti conferma una sostanziale continuità rispetto alle stagioni precedenti, sia in termini di budget complessivo che di spesa media. Circa il 52% dei residenti piemontesi (un dato in lieve crescita rispetto all’estate 2024) intende beneficiare dei saldi, destinando una porzione del 19% delle quattordicesime, una percentuale stabile rispetto all’anno passato. La fotografia delle scelte d’acquisto rivela una marcata preferenza per costumi da bagno e abbigliamento da mare, che continuano ad attrarre quasi sei piemontesi su dieci (56%, con un incremento rispetto all’anno precedente). A seguire, con percentuali significative, troviamo t-shirt e top, gonne e pantaloni, calzature, intimo, borse e abiti, riflettendo un bisogno diffuso di rinnovare il guardaroba estivo.Nonostante queste dinamiche apparentemente positive, le stime complessive delineano uno scenario di spesa sostanzialmente in linea con l’anno precedente, un risultato che, pur non essendo negativo, non soddisfa appieno le aspettative dei commercianti, che speravano in una ripresa più vigorosa.La destinaizone delle quattordicesime, tradizionalmente un motore trainante del consumo, rivela un quadro più complesso. Meno di un quinto di queste risorse extra verrà impiegata per acquisti, mentre oltre il 40% verrà utilizzata per affrontare impegni finanziari ricorrenti come bollette, mutui e spese accumulate, un segnale di prudenza e preoccupazione per il futuro economico. Questa tendenza è alimentata da un clima di incertezza generalizzata, che scoraggia le spese non essenziali e limita la propensione al rischio. L’aumento della pressione fiscale, che erode il potere d’acquisto effettivo delle famiglie, contribuisce ulteriormente a questa situazione, come sottolinea Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, evidenziando un contesto strutturale che penalizza il commercio al dettaglio. L’analisi complessiva suggerisce quindi una necessità di politiche che stimolino il consumo interno e che alleggeriscano il carico fiscale sulle famiglie, favorendo un ritorno alla crescita sostenibile.
Saldi Estivi in Piemonte: Tra Promozioni e Quattordicesime, un Consumo Cauto
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