L’iniziativa legislativa promossa dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, guidati da Gianluca Mandas, rappresenta un atto di profonda responsabilità verso l’inclusione sociale e l’ampliamento del diritto al tempo libero per le persone con disabilità in Sardegna. La proposta mira a trascendere la mera conformità normativa, configurandosi come un investimento strategico per il turismo accessibile e per l’immagine della regione.Il cuore della legge risiede nell’identificazione e nell’adeguamento di aree demaniali balneari, selezionate in base a caratteristiche ambientali e fisiche che ne consentano l’implementazione di infrastrutture specifiche. Non si tratta solo di pedane, ma di un sistema integrato di servizi ausiliari pensati per garantire non solo l’accesso alla spiaggia, ma anche la possibilità di fruirne pienamente, facilitando la sosta e la mobilità. L’obiettivo è rimuovere le barriere architettoniche e sensoriali che ancora limitano la partecipazione alla vita sociale e al godimento del patrimonio naturale sardo.Un elemento distintivo della proposta è l’allocazione di risorse significative, pari a 8 milioni di euro annuali per un triennio, dedicate all’approvvigionamento di attrezzature specializzate e alla realizzazione delle postazioni di supporto. Tale investimento non è concepito come una spesa, bensì come un catalizzatore per lo sviluppo di un turismo più equo e sostenibile, capace di intercettare un segmento di mercato in crescita e di valorizzare il territorio.Per massimizzare l’impatto dell’iniziativa, si prevede la creazione di una piattaforma digitale centralizzata, accessibile tramite sito web e applicazione mobile, con l’obiettivo di catalogare in modo dettagliato le spiagge attrezzate, fornendo informazioni aggiornate su servizi offerti, accessibilità e caratteristiche specifiche. Questo strumento faciliterà la pianificazione del viaggio per le persone con disabilità e le loro famiglie, promuovendo al contempo la conoscenza e la valorizzazione delle risorse turistiche sarde.L’implementazione pratica del progetto è affidata alle cooperative sociali, un’opzione che riflette l’impegno verso l’economia sociale e la creazione di opportunità di lavoro per persone con disabilità. La rete di cooperative esistenti, con le loro competenze e la loro esperienza, rappresenta un patrimonio da valorizzare per garantire la qualità e la sostenibilità dei servizi offerti.Oltre alle risorse destinate alle infrastrutture, sono previsti ulteriori finanziamenti, pari a 500.000 euro nel 2026 e nel 2027, specificamente destinati alla realizzazione della piattaforma digitale e al censimento accurato delle spiagge accessibili. Questo investimento ulteriore dimostra la volontà di monitorare costantemente l’efficacia della legge e di apportare eventuali modifiche o miglioramenti. L’ambizione è trasformare la Sardegna in un modello virtuoso a livello nazionale per l’accessibilità, non solo nel settore turistico, ma in tutte le aree della vita sociale e civile, promuovendo una cultura dell’inclusione e del rispetto delle diversità.
Sardegna accessibile: 8 milioni per spiagge inclusive e turismo per tutti.
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