La Regione Sardegna ha formalmente attivato una procedura legale di rilievo costituzionale, segnalando alla Corte Costituzionale un profondo disaccordo con l’interpretazione e l’applicazione del diritto da parte del Tribunale di Cagliari e, di riflesso, con le azioni del Governo nazionale. La decisione, assunta dalla Giunta regionale su impulso del Vice Presidente Giuseppe Meloni, si concretizza in un ricorso per conflitto di attribuzioni, un atto giuridico che mira a tutelare l’autonomia regionale da presunte usurpazioni di potere.Il fulcro della disputa ruota attorno alla sentenza n. 848 del 28 maggio 2025 emessa dal Tribunale di Cagliari, che ha implicazioni dirette e potenzialmente dirompenti per la governance dell’Isola, in particolare per quanto concerne la questione della decadenza della Presidente Alessandra Todde. Il ricorso non si limita ad impugnare la singola sentenza, ma estende la contestazione anche agli atti preparatori e collaterali che ne hanno determinato l’emanazione, e coinvolge direttamente il Governo italiano, rappresentato dal Presidente del Consiglio dei ministri in carica, e il Ministro della Giustizia, a testimonianza della gravità percepita dalla Regione.La decisione di avviare questa azione legale non è un atto isolato, ma il coronamento di un percorso politico interno alla Regione, reso evidente dalla mozione approvata dal Consiglio regionale il 12 giugno, che esplicitamente incaricava la Giunta a perseguire questa via legale. La mozione, infatti, riflette un ampio consenso all’interno dell’assemblea legislativa sarda riguardo alla necessità di difendere le prerogative regionali e contestare una interpretazione giuridica ritenuta lesiva dell’autonomia dell’Isola.La complessità della questione ha imposto alla Regione di affidare la rappresentanza e la difesa dei propri interessi a un team legale di elevata competenza, composto da avvocati di libero foro, Omar Chessa e Antonio Saitta, affiancati da esperti dell’Avvocatura regionale della Sardegna, Mattia Pani e Alessandra Putzu. Questa scelta strategica sottolinea la volontà di affrontare la sfida con la massima professionalità e di presentare argomentazioni giuridiche solide e puntuali.Il ricorso per conflitto di attribuzioni rappresenta, di fatto, un atto di forte innesco, che potenzialmente potrebbe portare a una ridefinizione dei rapporti tra lo Stato e la Regione Sardegna, con implicazioni rilevanti non solo per la governance dell’Isola, ma anche per il principio di autonomia regionale, un pilastro fondamentale dell’ordinamento costituzionale italiano. L’esito di questa battaglia legale avrà un impatto significativo sul futuro politico e amministrativo della Sardegna, e potrebbe aprire un dibattito più ampio sulla ripartizione dei poteri tra lo Stato e le sue articolazioni regionali.
Sardegna contro Governo: Ricorso alla Corte Costituzionale
Pubblicato il
