La Sardegna è flagellata da un’emergenza incendi di vaste proporzioni, una ferita che si estende lungo la costa e penetra nel cuore dell’isola.
La situazione, esacerbata da un vento maestrale implacabile che alimenta le fiamme e ne complica le operazioni di spegnimento, ha richiesto l’intervento massiccio di risorse aeree e terrestri, coinvolgendo il Corpo Forestale regionale, i Vigili del Fuoco e rinforzi aerei provenienti da altre regioni italiane.
La drammaticità della crisi è incarnata nella vicenda di una donna anziana e della figlia, salvate in extremis dal Corpo Forestale a Villaspeciosa, nel sud Sardegna.
La loro abitazione, inghiottita dal fumo denso e dalle lingue di fuoco, rappresenta solo un frammento di una realtà ben più ampia: un’isola intera sotto assedio.
L’emergenza si articola su un mosaico di fronti di incendio, che si contano in ventidue in tutta la Sardegna, sette dei quali particolarmente critici.
Oltre all’incendio di Villaspeciosa, l’attenzione delle autorità è concentrata sul fronte di San Gavino, nel Medio Campidano, dove le fiamme avanzano in un contesto di difficile accesso e condizioni meteorologiche avverse.
Il vento, agendo come un vettore naturale, amplifica la velocità di propagazione degli incendi, rendendo le operazioni di spegnimento particolarmente impegnative.
Un respiro di sollievo è stato possibile a Teulada, dove il rogo è stato domato, ma la situazione resta precaria in altre aree.
Carloforte, con l’incendio localizzato a Monte Giannurango, vede impegnati elicotteri, tra cui un Super Puma proveniente dalla base di Fenosu, supportati dai Vigili del Fuoco di Carbonia, che operano a più riprese per arginare le fiamme.
L’azione coordinata tra terra e aria è cruciale.
Elicotteri, inclusi Super Puma, operano in contemporanea a Villasor, Esporlatu (località Nuraghe Fruschiosu, nel Sassarese) e Budoni, dove gli elicotteri provenienti dalle basi di Limbara e San Cosimo sono attivi per fronteggiare le fiamme.
L’impiego di aerei antincendio Canadair, a complemento delle risorse aeree più agili come gli elicotteri, mira a contenere gli incendi su aree più vaste, prevenendo ulteriori danni.
La sfida è complessa: non solo spegnere le fiamme esistenti, ma anche prevenire la nascita di nuovi roghi, in un contesto di siccità prolungata e temperature elevate che rendono la vegetazione particolarmente vulnerabile.
Questa ondata di incendi rappresenta una seria minaccia per il patrimonio naturale e culturale della Sardegna, e sottolinea l’importanza di una strategia di prevenzione e gestione del rischio incendi sempre più efficace e sostenibile.