giovedì, 22 Maggio 2025
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Sardegna: siglato accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo

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È stato siglato oggi a Sassari, nel cuore della Sardegna, il nuovo accordo quadriennale tra Confindustria Centro Nord Sardegna e Intesa Sanpaolo, un partenariato strategico che mette in campo risorse di entità significativa per accompagnare le imprese italiane nella loro crescita e trasformazione. Il programma nazionale congiunto, presentato lo scorso gennaio dal presidente degli industriali, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, destinerà risorse per un valore complessivo di 200 miliardi di euro fino al 2028. Di questi, ben 40 miliardi saranno dedicati al Mezzogiorno, in un chiaro segnale di attenzione alle esigenze delle aree più deboli del nostro paese.Per la Sardegna, l’accordo prevede un importante contributo di 3 miliardi di euro, destinato a sostenere lo sviluppo del sistema produttivo e ad incentivare le imprese a cogliere le opportunità offerte dalla Transizione 5.0 e dall’Intelligenza Artificiale (I.A.). Questa misura si integra perfettamente con gli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), dimostrando la ferma volontà di entrambe le parti a contribuire alla crescita economica del paese.Il direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, Stefano Cappellari, ha sottolineato che il tessuto produttivo dell’isola è caratterizzato da un buon dinamismo in alcuni indicatori economici, come gli export, gli investimenti e la quota di occupati. Tuttavia, per consolidare questo trend e favorire una crescita più robusta, occorre potenziare le filiere peculiari dell’isola, dall’economia del mare al turismo, dalla manifattura all’agricoltura.Per accompagnare gli investimenti sostenibili delle imprese di ogni dimensione e aumentarne la competitività, Intesa Sanpaolo ha sviluppato un programma di soluzioni strategiche che si fonda sulla Zona Economica Speciale (ZES) unica. Questa struttura si propone come una leva formidabile per attrarre investimenti e valorizzare i nostri asset produttivi territoriali, sottolineando la convinzione che il sostegno alla crescita economica e al processo di transizione del paese non possa prescindere dall’azione congiunta tra privato e pubblico.Le parole di Cappellari sono state seguite da quelle di Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna, che ha definito l’accordo un vero e proprio “segno concreto di attenzione verso le esigenze delle imprese sarde” e uno strumento strategico per accompagnarle nella transizione energetica, tecnologica e digitale. Ha sottolineato l’importanza dei 3 miliardi di euro destinati alla Sardegna come una risorsa importante per sostenere la competitività del sistema produttivo e rafforzare le filiere chiave dell’isola, con particolare riferimento alle più innovative.

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