La polizia postale di Roma ha condotto un’indagine approfondita attraverso le verifiche online che hanno portato alla luce un caso scottante coinvolgente un prete cattolico di nome Don Jordan Coraglia. Il parroco, noto per la sua passione per il calcio e per aver fondato la nazionale sacerdoti di calcio, è stato arrestato e messo agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico.Gli inquirenti hanno trovato nel telefono cellulare del prete fotografie inequivocabili che riconducono a canali Telegram dove il sacerdote cinquantenne era iscritto. Circa 1500 file tra foto e video di minori sono stati scoperti, ammessi da Don Jordan stesso nell’interrogatorio di convalida dell’arresto.La Diocesi di Brescia ha immediatamente reagito alla notizia, sospingendo il religioso dalle sue funzioni. Secondo la diocesi, il caso è stato portato alla luce senza alcuna denuncia da parte dei genitori o delle autorità locali ma durante una più ampia indagine online condotta dalla polizia.Secondo le informazioni fornite dalla diocesi, non ci sono stati casi di abusi sessuali nei confronti dei minori affidati a Don Jordan nella cura pastorale. Tuttavia, questo caso non è l’unico scandalo ad essere emerso negli ultimi tempi nella Chiesa cattolica in questa zona. A giugno scorso un altro prete, don Ciro Pamigada, era stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore e messo agli arresti domiciliari.Questi eventi mettono in evidenza la gravità della situazione e sollevano molte domande sulla gestione dei rapporti tra i sacerdoti e le comunità ai quali sono affidati. La Chiesa cattolica sta affrontando un periodo difficile, con molte vittime di abusi sessuali provenienti da entroterra ecclesiastico che chiedono giustizia.Gli eventi emergenti dimostrano anche come gli scandali all’interno della Chiesa possano avere conseguenze a lungo termine per la credibilità delle istituzioni e per l’immagine pubblica di alcune figure religiose.