La questione dello scioglimento dei Comuni a causa di infiltrazioni camorristiche solleva interrogativi complessi che meritano un’analisi più approfondita rispetto alla dicotomia tradizionale tra scioglimento e mantenimento dell’organo amministrativo. La misura dello scioglimento, pur rappresentando una risposta immediata e simbolicamente potente contro il condizionamento criminale, non può essere considerata una soluzione univoca e sempre efficace, né esente da potenziali conseguenze indesiderate. La perdita di competenze amministrative, la frammentazione dei servizi pubblici e il danno irreparabile all’immagine del territorio sono solo alcune delle criticità che lo scioglimento può generare. Inoltre, la sua applicazione massiva rischia di creare un clima di sospetto generalizzato, minando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e alimentando un senso di immobilismo e sfiducia.È dunque necessario esplorare alternative che concilino l’imperativo della lotta alla criminalità organizzata con la salvaguardia dell’autonomia locale e la continuità amministrativa. L’idea del “terzo genere”, auspicata dal ministro Piantedosi, rappresenta un percorso promettente, che richiede un ripensamento radicale del ruolo e degli strumenti a disposizione delle prefetture. Si tratta di immaginare un modello di affiancamento, non di sostituzione, del sindaco, in cui la Prefettura assume un ruolo di supervisione e supporto, fornendo competenze specialistiche, risorse finanziarie e un monitoraggio costante dell’operato dell’amministrazione comunale. Questo affiancamento dovrebbe essere basato su una solida cornice giuridica, che definisca chiaramente le responsabilità e i poteri della Prefettura, garantendo al contempo la tutela dei diritti del sindaco e dei cittadini.L’introduzione di meccanismi di accountability rafforzati, con particolare attenzione alla trasparenza degli appalti pubblici e alla prevenzione della corruzione, è un elemento cruciale per il successo di questo modello. La collaborazione tra le forze dell’ordine, la magistratura e gli uffici di controllo deve essere intensificata, favorendo lo scambio di informazioni e la condivisione di strategie.Inoltre, è fondamentale investire in programmi di legalità e di educazione civica, rivolti a tutti i livelli della popolazione, per promuovere una cultura della trasparenza, della responsabilità e del rispetto delle regole. Solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare sarà possibile contrastare efficacemente le infiltrazioni camorristiche e garantire un futuro di legalità e sviluppo per i territori più vulnerabili. La sfida è complessa, ma l’impegno a ricercare soluzioni innovative e sostenibili è un dovere imprescindibile per tutelare la democrazia e il bene comune.
Scioglimento Comuni, oltre lo scioglimento: serve un modello innovativo
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