La tragedia dell’esplosione avvenuta ieri presso il deposito Eni di Calenzano ha scosso profondamente l’intera comunità lavorativa. Oggi, in risposta a questo drammatico evento, si è deciso di indire uno sciopero di due ore con assemblea e presidio di fronte alla raffineria Eni di Livorno. Questa iniziativa è stata promossa da Fim Fiom Uilm di Livorno e dal Coordinamento Rsu delle ditte dell’indotto Eni, che hanno visto la partecipazione di almeno 500 lavoratori riunitisi sin dalle prime ore del mattino davanti ai cancelli della raffineria.I sindacati sottolineano lo sgomento e la solidarietà verso i lavoratori coinvolti e le loro famiglie, evidenziando come questa sia una guerra silenziosa che non sembra avere fine, attirando l’attenzione solo in seguito a tragedie come quella appena accaduta. La rabbia e la frustrazione crescono nel constatare che perdite umane sul luogo di lavoro continuino a verificarsi, sottolineando l’urgenza di garantire condizioni di sicurezza adeguate per tutti i lavoratori.