La Biennale d’Arte del 2026 è stata colpita da una perdita inspiegabile con la scomparsa della curatrice africana Koyo Kouoh, solo a dicembre scorso appuntata in quella importante posizione. Il silenzio della casa editrice di Ca’ Giustinian non riesce ad attutire il dolore che si respira nella comunità artistica internazionale. Nonostante la sua carriera professionale non sia stata particolarmente lunga, Koyo Kouoh era considerata un riferimento per molte organizzazioni artistiche e istituzioni dedicate all’arte contemporanea africana grazie alle sue pubblicazioni sempre ricche di contenuti e approfondimenti. Gli amici ed i colleghi di lavoro della Biennale, nonché coloro che la conoscevano tramite le sue collaborazioni professionali hanno espresso il loro cordoglio per la scomparsa troppo presto di Koyo Kouoh. La sua mancanza sarà sentita profondamente nella prossima Biennale e in molti altri eventi culturali che prenderanno vita nel futuro.