Un’operazione congiunta del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vibo Valentia e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica ha portato al sequestro preventivo di una struttura ambulatoriale e dei relativi macchinari presenti in loco. L’azione, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), si è concretizzata nell’ambito di un’articolata indagine coordinata e diretta dal procuratore Camillo Falvo, che ha fatto emergere un quadro di irregolarità significative nell’esercizio di attività medico-specialistiche.Le indagini hanno rivelato che il poliambulatorio, apparentemente dotato di infrastrutture avanzate, tra cui apparecchiature elettromedicali e diagnostiche di precisione, operava in una zona grigia, privo delle necessarie autorizzazioni regionali per lo svolgimento delle attività sanitarie offerte. La situazione solleva interrogativi sulla legittimità delle procedure erogate e sul potenziale impatto sulla sicurezza dei pazienti.L’analisi documentale e tecnica ha evidenziato una discrepanza cruciale: la struttura possedeva un’autorizzazione di natura meramente formale, quella relativa alla realizzazione della struttura sanitaria in sé, ma non l’autorizzazione specifica e imprescindibile per l’offerta di servizi specialistici, come quelli connessi alla chirurgia ambulatoriale e a procedure mediche complesse. Tale omissione si estende alla mancanza di permessi specifici per studi odontoiatrici, medici e altre professioni sanitarie che, per la loro natura intrinsecamente delicata, richiedono standard di sicurezza e controllo particolarmente rigorosi.La gravità della situazione risiede nel fatto che la mancanza di autorizzazioni adeguate non solo costituisce un illecito amministrativo, ma solleva preoccupazioni concrete per la tutela della salute pubblica. L’erogazione di prestazioni sanitarie in assenza di controlli e certificazioni può comportare rischi per l’incolumità dei pazienti, esponendoli a possibili complicanze, errori diagnostici e terapie inappropriate. L’operazione dimostra come la conformità normativa nel settore sanitario non sia una questione marginale, ma un presupposto fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza delle cure offerte alla cittadinanza. Le indagini proseguono per accertare l’estensione della rete di responsabilità e per verificare la natura e la legittimità delle prestazioni sanitarie erogate nel tempo.
Sequestrato poliambulatorio a Vibo Valentia: irregolarità e rischi per i pazienti.
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