Un’operazione congiunta tra la Guardia Costiera e la Polizia Municipale di Sestri Levante ha portato al sequestro di una significativa porzione di area esterna, estesa per 75 metri quadrati, adiacente al ristorante La Fiaba, situato in un punto strategico tra via Balbi e via Brin. L’intervento, culminato in una denuncia nei confronti del titolare del locale, è scaturito da un’asserita violazione delle normative relative all’occupazione del suolo pubblico, con particolare riferimento all’installazione di una veranda e all’utilizzo di un numero eccessivo di tavolini senza le necessarie autorizzazioni.La verifica condotta dalla Capitaneria di Porto ha evidenziato la mancanza di un valido titolo concessorio, fattore determinante che ha portato alla contestazione per occupazione abusiva di demanio e alla conseguente interruzione dell’attività nell’area sottoposta a sequestro. L’episodio solleva interrogativi più ampi sulla gestione degli spazi pubblici e sulla corretta applicazione delle normative vigenti, soprattutto in un contesto post-pandemico.La pandemia di COVID-19, con le successive misure di mitigazione che hanno temporaneamente allentato le restrizioni sull’occupazione del suolo pubblico per sostenere le attività commerciali, sembra aver innescato un fenomeno di “abuso latente”. Molti operatori, approfittando di questa sospensione temporanea, hanno mantenuto inalterate le concessioni di aree esterne, spesso superando i limiti consentiti o accumulando debiti significativi nei confronti dell’ente pubblico, sia per i canoni demaniali che per le tasse di occupazione del suolo comunale.L’intervento a Sestri Levante non è un caso isolato, ma rappresenta il preludio di un’azione di controllo più ampia che coinvolgerà l’intero Tigullio. L’obiettivo è duplice: recuperare il patrimonio pubblico illegittimamente occupato e assicurare una più equa distribuzione delle opportunità commerciali, eliminando il vantaggio competitivo sleale che deriva dal mancato rispetto delle normative.Questa operazione sottolinea l’importanza cruciale di una gestione trasparente e rigorosa degli spazi pubblici, garantendo che l’accesso a tali risorse sia equo e sostenibile nel lungo periodo. È inoltre un monito per gli operatori del settore, invitati a verificare costantemente la validità delle proprie autorizzazioni e a regolarizzare eventuali posizioni irregolari, evitando così sanzioni e l’interruzione dell’attività. La questione, in definitiva, tocca temi di legalità, equità e sostenibilità economica per il territorio.
Sequestro e denuncia a Sestri Levante: abusivismo sul suolo pubblico
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