30 aprile 2025 – 16:03
Il ricordo di Sergio Ramelli si è manifestato in maniera pubblica e visibile nello spazio urbano della città, proprio nel cuore del centro storico di Torino, con un messaggio scritto su uno striscione esposto da alcuni giorni dal balcone di un attico in piazza CLN. L’iscrizione, che ricorda la data dell’inizio (1975) e della fine (2025) della vita di Sergio Ramelli, richiama alla memoria il militante del Fronte della Gioventù scomparso a Milano 50 anni fa per mano di alcuni studenti dell’Avanguardia Operaia. Questo gesto è inoltre un omaggio al ricordo del giovane, ma anche una riflessione sulla storia politica e sociale italiana degli ultimi cinquant’anni.La scelta di collocare lo striscione in questo luogo particolare non è casuale. Piazza CLN si trova a pochi decine di metri da piazza San Carlo, un’altra piazza storica del centro di Torino, dove proprio a febbraio era stato esposto uno striscione con la scritta Viva Mattarella. Il ricordo della morte di Sergio Ramelli non si pone in contrapposizione con il richiamo al presidente della Repubblica Italiana, ma sembra piuttosto sottolineare l’importanza di non dimenticare la complessità e le divisioni del passato.Inoltre, lo stesso balcone ha già ospitato altri messaggi pubblici in precedenti occasioni. A novembre era apparso un lenzuolo con un richiamo critico nei confronti del presidente del Torino, Urbano Cairo. Questa volta la Sovrintendenza non ha intervento alcuno: lo striscione è rimasto al suo posto senza essere ritirato.La presenza di questi messaggi e l’assenza di qualsiasi tipo di censura si collocano in un contesto più ampio, dove il ricordo del passato diventa una questione pubblica. Il gesto pubblico con cui si ricorda Sergio Ramelli e la sua morte non è solo un omaggio al giovane militante, ma anche un invito a riflettere su cosa significa vivere in una società che non dimentica il passato senza per questo lasciarlo andare.Questa è una città che vuole ricordare le proprie radici, ma ne riscopre l’importanza anche nei confronti dell’immediato futuro.