La siccità che affligge il settore agricolo regionale rappresenta una sfida di portata strategica, non una mera emergenza temporanea. In risposta, l’amministrazione, guidata dall’assessore alle politiche agricole, Carmine Cicala, ha avviato un processo di concertazione con le principali organizzazioni di categoria – Coldiretti, Cia e Copagri – escludendo, in questa fase, Confagricoltura, a testimonianza di un approccio pragmatico volto a massimizzare l’efficacia delle azioni intraprese.L’obiettivo primario è garantire la salvaguardia delle colture primaverili ed estive, cruciali per l’economia regionale, e pianificare con lungimiranza le semine autunnali e invernali, che includono produzioni di eccellenza come carciofi, melanzane, asparagi e la delicata fragola. La fragilità di queste filiere, intrinsecamente legate alla disponibilità idrica, richiede un ripensamento radicale delle pratiche agricole e un investimento strategico in infrastrutture e tecnologie.Le associazioni di categoria hanno presentato dati dettagliati relativi alle reali necessità irrigue, evidenziando le disparità di accesso alle risorse e le aree più critiche. La risposta della Regione si è concretizzata in una serie di interventi mirati, che vanno oltre la semplice apertura dell’invaso di San Giuliano, resa possibile dal completamento della galleria di presa. Tale opera, sebbene fondamentale, è solo un tassello di un piano più ampio.L’amministrazione sta inoltre valutando l’implementazione di soluzioni temporanee, quali le prese emergenziali con motopompe e l’accesso a falde acquifere attraverso nuovi pozzi, accompagnate da una rapida procedura di autorizzazione per l’estrazione. Si tratta di misure transitorie, necessarie per alleviare l’immediata pressione sulla disponibilità idrica, ma che devono essere integrate in una visione più ampia che promuova la sostenibilità a lungo termine.Il focus non può limitarsi alla mera gestione della crisi, ma deve orientarsi verso un modello di sviluppo agricolo resiliente, che incorpori principi di economia circolare, efficienza idrica e innovazione tecnologica. L’adozione di sistemi di irrigazione a basso impatto, la promozione di colture resistenti alla siccità e la raccolta di dati meteorologici in tempo reale sono solo alcune delle azioni che potrebbero contribuire a mitigare gli effetti della scarsità idrica e a garantire la sopravvivenza del settore agricolo regionale. La sfida è complessa, ma l’impegno della Regione e la collaborazione delle associazioni di categoria rappresentano un punto di partenza fondamentale per affrontare questa emergenza con responsabilità e lungimiranza.
Siccità in Regione: Agricoltura a rischio, si cerca una svolta.
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