La realizzazione del progetto Skymetro nella Val Bisagno, iniziativa volta a introdurre un sistema di trasporto pubblico sopraelevato, è stata definitivamente archiviata. La decisione, comunicata dalla sindaca Silvia Salis attraverso un video diffuso sui canali social, sancisce la fine di un percorso segnato da incertezze, inefficienze e una palese incompatibilità con le risorse disponibili.Il ministero delle Infrastrutture, in linea con le indicazioni formulate dalla precedente amministrazione – come testimonia la richiesta di proroga del 16 maggio, negata –, ha comunicato la sua impossibilità di sostenere un intervento basato su presupposti fragili e un progetto intrinsecamente irrealizzabile. L’abbandono del progetto non si limita a una mera questione tecnica; esso solleva interrogativi profondi sulla pianificazione strategica e sull’utilizzo responsabile del denaro pubblico.La complessità del progetto Skymetro risiedeva in una serie di criticità strutturali. Tra queste, la necessità di demolire e ricostruire l’istituto Firpo, un elemento imprescindibile per la realizzazione dell’infrastruttura. Tale operazione, resa insostenibile dalla mancanza di finanziamenti adeguati, si aggiungeva a una serie di prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ritenute inattuabili nel tempo previsto.L’amministrazione uscente, guidata dal centrodestra, ha investito 19 milioni di euro nella progettazione del sistema di trasporto, senza tuttavia giungere a produrre un progetto esecutivo e cantierabile. La nuova amministrazione si trova ora a fronteggiare la sfida di fornire una soluzione alternativa, un compito reso arduo dalle premesse negative ereditate.La sindaca Salis ha esplicitamente sottolineato la volontà di evitare promesse elettorali vuote e di concentrarsi su un lavoro pragmatico e costante. L’obiettivo primario è garantire alla Val Bisagno un sistema di trasporto pubblico efficiente e sostenibile, che risponda alle reali esigenze della comunità, abbandonando approcci ideologici e soluzioni improvvisate. La ricerca di un’alternativa percorribile richiederà un’analisi approfondita delle criticità esistenti, l’esplorazione di nuove tecnologie e la collaborazione con tutti gli attori coinvolti, con un approccio trasparente e partecipativo, mirando a un risultato concreto e duraturo per il futuro della Val Bisagno. La priorità è la mobilità sostenibile e la qualità della vita dei cittadini.
Skymetro, addio: la sindaca Salis chiude il progetto nella Val Bisagno.
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