La montagna, maestra severa e affascinante, ha reclamato un tributo a Giuliano Cavallo, skyrunner di Quart, costringendolo al ricovero in rianimazione all’ospedale Parini di Aosta. Un post lapidario, pubblicato sui social media, ha svelato l’entità dell’incidente sul Monte Emilius, una vetta che l’atleta conosce e frequenta con affetto da anni.La mattinata di ieri si era annunciata come un’altra giornata dedicata alla passione che lo guida: la corsa in montagna. L’ascesa, percorsa con la consueta perizia, ha visto Cavallo raggiungere la cima, un traguardo che rappresenta sempre una sfida e una gioia. Tuttavia, la discesa, lungo il sentiero che dalla vetta conduce ai Tre Cappuccini, si è trasformata in un drammatico susseguirsi di eventi. Un movimento roccioso, forse innescato da una combinazione di fattori – la morfologia del terreno, le condizioni meteorologiche, la sua stessa velocità – ha provocato una caduta che lo ha trascinato per diversi metri, esponendolo a traumi potenzialmente gravissimi.Nonostante la violenza dell’impatto, Cavallo ha mantenuto la lucidità necessaria per richiedere soccorso. La sua prontezza, unita all’efficienza del sistema di emergenza valdostano, ha permesso l’intervento rapido di elicottero, un elemento cruciale per minimizzare i tempi di trasporto in ospedale. “Ho fatto scrivere questo per ringraziarvi della vostra vicinanza,” ha scritto, esprimendo la gratitudine per il sostegno ricevuto.Giuliano Cavallo non è un novellino. Il suo curriculum sportivo è un compendio di successi e di sfide superate. La vittoria del Tot dret nel 2019, un evento di trail running impegnativo, e il terzo posto alla prestigiosa Courmayeur-Champex-Chamonix (CCC), gara facente parte dell’Ultra-Trail du Mont-Blanc (UTMB), nel 2016, testimoniano la sua dedizione e il suo talento. Questi risultati non sono frutto del caso, ma il prodotto di anni di preparazione fisica e mentale, di una profonda conoscenza del territorio montano e di una capacità di gestire le situazioni più complesse.L’incidente sul Monte Emilius, pur nella sua gravità, rappresenta un monito: la montagna, anche per chi la conosce bene, è un ambiente imprevedibile, che richiede rispetto e umiltà. La sua bellezza e il suo fascino possono nascondere insidie e pericoli, e anche l’atleta più esperto può trovarsi ad affrontare una sfida inattesa. La ripresa di Giuliano Cavallo sarà certamente lunga e impegnativa, ma la sua passione per la montagna, si presume, non si spegnerà. Al contrario, questa esperienza potrà rafforzare il suo legame con la vetta, trasformando una caduta dolorosa in una nuova, seppur amara, lezione.