Alle prime luci dell’alba, intorno alle 07:30, la Direzione Marittima di Trieste ha ricevuto un allarme urgente dal 112 di Palmanova, segnalando una situazione di emergenza in mare. Un’imbarcazione a motore di circa 12 metri, con due persone di nazionalità tedesca – un uomo e la figlia – a bordo, si trovava in difficoltà a circa un milio e mezzo di miglia marine al largo di Sant’Andrea, affrontando un’emergenza idraulica.La Centrale Operativa del 10° MRSC (Maritime Rescue Sub Center) della Direzione Marittima, centro nevralgico del coordinamento dei soccorsi marittimi, ha immediatamente preso in gestione la situazione, attivando un complesso protocollo di intervento. La prima azione è stata quella di geolocalizzazione precisa dell’imbarcazione in pericolo, fondamentale per ottimizzare i tempi di risposta e indirizzare le risorse in modo efficace. Parallelamente, è stata avviata la catena dei soccorsi, che prevede l’attivazione di diverse unità specializzate e l’implementazione di procedure standardizzate per garantire la massima sicurezza di tutte le persone coinvolte.Inizialmente, è stata dirottata una motovedetta in prossimità dell’area, situata a circa 500 metri dalla barca in difficoltà, per fornire un supporto immediato e monitorare la situazione. Contestualmente, è stata allertata una squadra dei Vigili del Fuoco, pronta a intervenire a supporto, e si è predisposto un sistema di comunicazione costante tra tutte le unità operative e la centrale operativa.La successiva mobilitazione della Motovedetta della Guardia Costiera (SAR 846), proveniente da Grado, si è rivelata cruciale. La sfida era significativa: le condizioni meteorologiche marine, con venti che raggiungevano i 22 nodi, rendevano l’approccio particolarmente rischioso. L’abilità e la professionalità dell’equipaggio della Guardia Costiera, tuttavia, hanno permesso di superare questa difficoltà, scortando l’imbarcazione in difficoltà fino all’interno del Canale di Porto Buso, garantendo la sua messa in sicurezza e l’ormeggio. Infine, le due persone a bordo sono state trasbordate sulla motovedetta, venendo verificate le loro condizioni di salute, che si sono rivelate buone. L’episodio sottolinea l’importanza della prontezza operativa e della capacità di risposta coordinata in situazioni di emergenza in mare, fattori determinanti per la salvaguardia della vita umana e la tutela del patrimonio marittimo.