Il Monte Bianco, considerato il più imponente e suggestivo delle Alpi Occidentali, ha nuovamente dimostrato la sua potenza naturale e incontenibile. Ieri pomeriggio, verso le 12:45, un incidente drammatico si è verificato sulla parete Nord del Monte Bianco, uno degli itinerari più pericolosi e suggestivi dell’intera catena alpina. Un quarantaquattrenne di origini locali, residente nell’Alta Savoia (Francia), era impegnato in una discesa sul versante francese della montagna con tre amici.Il percorso scelto dalla squadra pare essere stato imprudente nonostante la presenza di segnali ammonitivi sulla pista. L’uomo, esperto alpinista ma evidentemente non immune dai rischi e dagli errori di valutazione delle condizioni ambientali, ha compiuto una mossa fatale poco dopo aver iniziato la discesa. Una caduta improvvisa e senza speranza lo portò a precipitare in un crepaccio (una fenditura del ghiacciaio) profondo 15 metri.Il fatto è ancor più triste considerando che l’incidente si verificava poco dopo aver “saltato” uno dei segni di pericolo maggiormente riconosciuti e temidi dagli alpinisti, un seracco (un blocco di ghiaccio di grandi dimensioni). Questo blocco può facilmente cedere provocando incidenti devastanti in caso di passaggio. Grazie alla reazione pronta dei suoi amici, che hanno subito dato l’allarme, è stato possibile intercettare la squadra del Pghm (Polizia Nazionale Gendarmeria) di Chamonix con un elicottero di soccorso. I soccorritori sono stati guidati dai locali nel luogo della caduta e hanno potuto intervenire rapidamente.La tragedia è accaduta su una delle aree più difficili e temute del Monte Bianco, che ha spesso vissuto momenti drammatici con mortali incidenti. Il richiamo a prudenza da parte degli esperti, in questo caso, si rivela essenziale per evitare disavventure in un luogo dove la natura non tollera errori e improvvisazioni.