Un’interruzione quasi inattesa ha interrotto l’implacabile ondata di calore che ha oppresso il Piemonte e, in particolare, la città di Torino per due settimane intere. Dopo un’intensa fase perturbata, caratterizzata da temporali localmente intensi e a tratti violenti – con particolare impatto nella Val di Susa, nel Torinese nord-occidentale e in zone del Verbano-Cusio-Ossola come Verbania – un’aria più fresca ha investito la regione, determinando un crollo significativo delle temperature. Le minime notturne, un tempo soffocanti, sono scese sotto i 20 gradi, mentre le massime pomeridiane non hanno superato i 30, offrendo un sollievo tangibile alla popolazione.L’Arpa Piemonte, attraverso il suo sistema di monitoraggio del disagio bioclimatico, ha confermato l’allentamento della situazione, azzerando i bollettini di allerta per il caldo e segnalando il passaggio a livello “verde” per l’intera regione. Questo livello indica una condizione di rischio minimo per la salute pubblica, in contrasto con le settimane precedenti in cui la scala del disagio aveva raggiunto livelli preoccupanti.Torino, data la sua conformazione urbana e la maggiore capacità di trattenere il calore, ha manifestato una risposta più lenta all’ondata di refrigerio. Solo con l’inizio della mattinata, e grazie a qualche sporadico scroscio piovoso, la frescura è divenuta percepibile, sebbene in altre province fosse già avvertibile dalla sera precedente. Questo ritardo è attribuibile al fenomeno dell’inerzia termica, che vede le superfici urbane rilasciare gradualmente il calore accumulato durante i giorni più torridi.Le proiezioni meteorologiche, tuttavia, dipingono un quadro meno ottimistico: la tregua dal caldo si prospetta breve. Si prevede un innalzamento progressivo delle temperature già a partire da domani, sebbene, almeno inizialmente, l’arrivo di perturbazioni possa portare precipitazioni sulle aree montane, mitigando parzialmente l’aumento termico. Questo scenario sottolinea la natura ciclica e imprevedibile degli eventi meteorologici estivi, e la necessità di un monitoraggio costante per tutelare la salute e la sicurezza della popolazione, preparandosi a future ondate di calore. L’evento recente, inoltre, evidenzia l’importanza di strategie di adattamento urbano, come l’aumento di aree verdi e l’adozione di materiali da costruzione a bassa inerzia termica, per ridurre l’effetto “isola di calore” nelle città e rendere le comunità più resilienti agli impatti del cambiamento climatico.
Sollievo dal caldo: la pioggia alza la temperatura in Piemonte.
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