L’emergenza ambientale che ha colpito Lamezia Terme, con lo sversamento di reflui che ha impattato negativamente sul torrente Bagni e, potenzialmente, sul mare, trova una sua immediata spiegazione in una grave vulnerabilità strutturale della rete fognaria. Una condotta primaria, cruciale per il trasporto dei liquami verso l’impianto di depurazione Deca, si è rivelata compromessa in maniera significativa, cedendo sotto pressione e rilasciando senza trattamento effluenti che hanno inquinato l’ecosistema fluviale. La notizia, comunicata dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sottolinea l’urgenza di un intervento mirato e l’importanza di una valutazione approfondita delle condizioni infrastrutturali.L’evento non è un incidente isolato, ma un campanello d’allarme che rimanda a una riflessione più ampia sulla gestione e manutenzione delle infrastrutture idriche in Calabria, e più in generale, in tutto il territorio nazionale. La rete fognaria, spesso obsoleta e sottodimensionata, è soggetta a sollecitazioni crescenti derivanti da cambiamenti climatici, fenomeni meteorologici estremi e dall’aumento della popolazione. La corrosione, le infiltrazioni, le rotture e il degrado dei materiali rappresentano una minaccia costante, e la mancanza di controlli periodici e interventi di manutenzione preventiva può portare a conseguenze disastrose per l’ambiente e la salute pubblica.Le autorità competenti, inclusi i Carabinieri Forestali e l’amministrazione comunale, sono state immediatamente informate della situazione, e le indagini sono in corso per accertare le responsabilità e le cause precise del cedimento della condotta. Il presidente Occhiuto ha promesso ulteriori approfondimenti, con l’impiego di droni e robot subacquei, per individuare eventuali altre fonti di inquinamento lungo il corso del torrente Bagni e nel tratto costiero interessato. Questa operazione si prefigge di definire l’estensione del danno e di valutare l’impatto sulla flora, la fauna e la qualità dell’acqua.Al di là dell’intervento emergenziale, è fondamentale avviare un processo di revisione complessiva della gestione delle risorse idriche, che includa: un censimento dettagliato delle infrastrutture esistenti, con valutazione della loro vulnerabilità sismica e idraulica; l’implementazione di sistemi di monitoraggio continuo per rilevare anomalie e perdite; l’adozione di tecnologie innovative per la riparazione e la manutenzione delle condotte; e, soprattutto, un aumento degli investimenti pubblici e privati per la riqualificazione della rete fognaria e per la costruzione di nuovi impianti di depurazione. La tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute dei cittadini richiedono un impegno costante e una visione strategica a lungo termine. L’episodio di Lamezia Terme deve fungere da catalizzatore per un cambiamento di paradigma nella gestione delle risorse idriche e per una maggiore consapevolezza del valore inestimabile di questo bene comune.
Sversamento a Lamezia: Rete Fognaria al Collasso, Emergenza Ambientale
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