L’atto di commemorazione dei quaranta martiri di Gubbio, un evento che si radica profondamente nel tessuto della memoria collettiva italiana, ha offerto al ministro degli Esteri Antonio Tajani l’occasione per riaffermare il significato originario e la fragile persistenza del progetto europeo. Più che una semplice commemorazione, la cerimonia si è configurata come un monito contro l’oblio, un’esortazione a non cedere alla tentazione di dimenticare le tenebre che hanno avvolto il continente nel corso del XX secolo.Il sacrificio di questi uomini, brutalmente assassinati dalle forze naziste, incarna l’abisso della disumanizzazione, l’annullamento del rispetto dovuto all’individuo, un’esperienza che ha lasciato una cicatrice indelebile nella storia di Gubbio e dell’Italia intera. Tajani ha sapientemente evocato questa ferita aperta, richiamando il dolore di una comunità che ha visto violata la sua identità e i suoi valori fondamentali.L’Europa, nata dalle ceneri di una guerra devastante e di regimi oppressivi, rappresenta un tentativo coraggioso di superare le divisioni e di costruire un futuro fondato sulla cooperazione e sulla solidarietà. Tuttavia, il ministro ha sottolineato con lucida consapevolezza che la pace europea non è un dato scontato, ma un bene prezioso che richiede costante impegno e vigilanza. Le guerre che infiammano i confini del continente, con il loro incommensurabile tributo di vite umane, costituiscono un tragico promemoria della fragilità della stabilità e della necessità di perseguire la diplomazia e il dialogo come strumenti prioritari.Dal luogo simbolo del mausoleo, Tajani ha lanciato un messaggio universale, un appello alla responsabilità condivisa. È imperativo coltivare la speranza, nutrire la fiducia in coloro che aspirano a un mondo più giusto e pacifico, un mondo in cui il confronto civile e la comprensione reciproca prevalgano sulle logiche del conflitto. La libertà, come la pace, è un diritto inalienabile che deve essere costantemente difeso, un’eredità che si tramanda di generazione in generazione. Il ricordo dei martiri di Gubbio, il loro sacrificio supremo, deve ispirare un rinnovato impegno per la costruzione di un’Europa e di un mondo in cui i valori della democrazia, della giustizia e della solidarietà siano non solo proclamati, ma pienamente realizzati. L’iniziativa dell’Accademia delle Libertà, animata dai giovani di Forza Italia, si inserisce in questo contesto, come tentativo di trasmettere ai nuovi leader i principi fondamentali che devono guidare l’azione politica e civile.
Tajani a Gubbio: memoria dei martiri, monito per l’Europa
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