Roma si appresta ad accogliere un evento sportivo di ineguagliabile prestigio: il Golden Gala Pietro Mennea, che vedrà il debutto stagionale di Gianmarco Tamberi, figura iconica dell’atletica italiana e campione olimpico. L’attesa è palpabile, alimentata da un coinvolgimento inedito del pubblico, che attraverso un sondaggio sui social media ha espresso con schiacciante maggioranza il desiderio di vedere “Gimbo” tornare in pista.Il salto in alto, disciplina che ha consacrato Tamberi come uno dei più grandi interpreti di tutti i tempi, si preannuncia un concentrato di eccellenza. L’atleta romano non sarà certo a godersi un rientro facile: lo stadio Olimpico sarà teatro di una competizione di altissimo livello, con in pedana avversari di calibro mondiale. Il neozelandese Hamish Kerr, già campione olimpico, il sudcoreano Woo Sang-hyeok, detentore del titolo nella passata edizione del Golden Gala e campione del mondo indoor, l’americano JuVaughn Harrison, argento mondiale, l’ucraino Oleh Doroshchuk, leader mondiale stagionale con un salto a 2,34, e altri nomi di spicco quali Raymond Richards, Romaine Beckford e Jan Stefela, rappresentano una sfida agguerrita, quasi un assaggio dei futuri Mondiali di Tokyo. Accanto a questi atleti di razza, la competizione vedrà anche la presenza di tre promettenti saltatori italiani: Stefano Sottile, Matteo Sioli e Manuel Lando, un’opportunità per il futuro dell’atletica nazionale.La peculiarità di questo Golden Gala risiede nel profondo legame emotivo che unisce Tamberi e il pubblico romano. L’atleta ha costruito un rapporto unico con i tifosi, che hanno assistito alla sua ascesa, alle sue sfide e alle sue vittorie, condividendo con lui gioie e dolori. Nonostante una carriera costellata di successi planetari – oro olimpico, mondiale, mondiale indoor, triplice oro europeo all’aperto, un oro indoor, e tre titoli di Diamond League – c’è un tabù che il campione non è riuscito a spezzare: la vittoria nel Golden Gala. In sei partecipazioni tra Roma e Firenze, il miglior risultato ottenuto è stato un secondo posto, con salti massimi che non hanno mai superato i 2,33. La serata europea dello scorso anno, all’Olimpico di Roma, rimane impressa nella memoria collettiva: un trionfo davanti al Presidente della Repubblica, con un salto mozzafiato a quota 2,37, simbolo di una ritrovata fiducia e di una determinazione incrollabile. Questo Golden Gala rappresenta dunque non solo un ritorno alle competizioni, ma anche la possibilità di riscrivere la storia, di cancellare il tabù e di regalare al pubblico romano un’emozione indimenticabile, consacrando ulteriormente il legame indissolubile tra Gianmarco Tamberi e lo stadio Olimpico. L’evento si preannuncia come un crogiolo di talento, passione e storia, un vero e proprio inno all’atletica italiana.
Tamberi a Roma: il Golden Gala sfida un tabù storico
Pubblicato il
