Un evento eccezionale e carico di significato per l’ecosistema adriatico si è verificato a Riccione: una femmina di tartaruga marina Caretta caretta, stimata intorno ai vent’anni di età, ha scelto la spiaggia libera di Marano per deporre un nido contenente circa cento uova. Questa nidificazione rappresenta la prima constatazione documentata di un evento simile lungo l’intero litorale della provincia di Rimini, un dato di inestimabile valore naturalistico e scientifico che sottolinea, al contempo, la resilienza e l’adattabilità di questa specie marina, purtroppo gravemente minacciata a livello globale.La scelta di questa specifica area, in un contesto antropizzato e soggetto a forte pressione turistica, suggerisce una potenziale capacità di adattamento della Caretta caretta, forse legata alla disponibilità di cibo o alla conformazione del fondale marino. Tuttavia, l’evento impone una riflessione più ampia sulla fragilità di questi ecosistemi costieri e sull’urgente necessità di implementare misure di protezione più efficaci.Il Comune di Riccione ha prontamente risposto con un’ordinanza urgente, che definisce una zona di protezione rigorosa attorno al nido. L’area è stata perimetrata con barriere fisiche e sorvegliata da volontari della Fondazione Cetacea, garantendo un presidio costante e la raccolta di dati scientifici fondamentali per monitorare l’andamento dell’incubazione.L’ordinanza prevede una serie di limitazioni mirate a minimizzare qualsiasi forma di disturbo per la femmina e, soprattutto, per le future tartarughine. Oltre al divieto di installazione di attrezzature da spiaggia come ombrelloni e sdraio, si vieta qualsiasi attività sportiva o ludica che possa provocare danni diretti o indiretti al nido. L’accesso ad animali domestici è severamente proibito, al fine di evitare stress e potenziali minacce per le uova.Si pone particolare attenzione alla prevenzione di rumori e vibrazioni. L’ordinanza interdice qualsiasi evento, spettacolo pirotecnico o attività rumorosa che possa alterare la quiete del sito. Le vibrazioni, in particolare, rappresentano una seria minaccia, in grado di compromettere la stabilità del nido e disorientare i piccoli al momento della schiusa, influenzando negativamente le loro capacità di orientamento verso il mare.Questo evento non è solo una questione locale, ma un campanello d’allarme che invita a una maggiore consapevolezza del ruolo cruciale delle spiagge come habitat riproduttivo per la Caretta caretta e per altre specie marine. La conservazione di questi siti richiede un impegno condiviso tra istituzioni, comunità scientifica e cittadini, promuovendo pratiche di turismo sostenibile e sensibilizzando il pubblico all’importanza della tutela della biodiversità marina. La schiusa, prevista tra Ferragosto e la fine di agosto, rappresenterà un momento cruciale per osservare l’efficacia delle misure adottate e per raccogliere ulteriori informazioni utili alla salvaguardia di questi straordinari animali.
Tartaruga Caretta caretta depone uova a Riccione: evento storico
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