Teatro Cilea: una stagione per l’anima napoletana, tra memoria, innovazione e comunitàIl Teatro Cilea si appresta ad accogliere il pubblico per la stagione 2025-2026, un percorso artistico concepito come un vero e proprio dono alla città di Napoli. Lello Arena, direttore artistico, sottolinea l’intento di creare uno spazio inclusivo, un luogo dove l’intrattenimento si fonde con la riflessione, dove la cultura si configura come motore di crescita personale e collettiva. Dopo un anno di successi, il Cilea ambisce a consolidare il suo ruolo di fulcro culturale, intrecciando le radici profonde della tradizione partenopea con le sperimentazioni dei linguaggi contemporanei.La programmazione si configura come un mosaico di voci e talenti, un omaggio alla vitalità e alla ricchezza dell’identità napoletana. Artisti di spicco come Peppe Barra, Francesco Cicchella, Lina Sastri, Carlo Buccirosso, Nino Frassica e Biagio Izzo condividono il palco, arricchendo l’offerta con spettacoli che spaziano dalla comicità più dissacrante alla più profonda introspezione, dalla satira sociale all’intrattenimento puro, senza mai rinunciare al calore e all’immediatezza tipiche del teatro napoletano.La stagione si articola in undici titoli distinti, ognuno dei quali affronta le molteplici sfaccettature dell’esperienza umana. Il sipario si alza il 6 novembre con Peppe Barra e “Buonasera a tutti”, un recital che celebra sei decenni di carriera, un viaggio attraverso la musica popolare, la canzone d’autore e il racconto intimo di un artista che ha saputo interpretare l’anima di Napoli. Segue, il 13 novembre, “Coco Show” con gli studenti della Cilea Academy, performance che esprime il talento emergente e la passione per il teatro. Aurora Leone, con “Tutto scontato”, il 20 novembre, offre una riflessione acuta e ironica sulla realtà contemporanea. Ciro Ceruti, il 27 novembre, e Peppe Iodice, il 4 dicembre, propongono incursioni nel surreale e nell’inaspettato, mentre Francesco Cicchella, il 18 dicembre, si reinventa in un one man show innovativo, un’elegia malinconica tra passato, presente e futuro, segnando un momento di profonda riflessione sulla propria carriera.Il 22 gennaio, Lina Sastri porta in scena “Voce ‘e notte”, un viaggio suggestivo tra Napoli e il mondo, un intreccio di musica, poesia e drammaturgia che celebra la bellezza e la complessità dell’esistenza. Paolo Caiazzo, con “I promessi suoceri”, il 5 marzo, offre un quadro vivido e colorito della società napoletana. Carlo Buccirosso, il 26 marzo, e Novella Bella, il 30 aprile, continuano a esplorare le dinamiche umane con la loro inconfondibile verve comica. La stagione si conclude con “Finché giudice non ci separi”, di Biagio Izzo, un’occasione per riflettere con umorismo e intelligenza sulle contraddizioni della giustizia e della società.Oltre alla programmazione principale, il Cilea conferma il suo impegno nella formazione e nella valorizzazione dei giovani talenti, attraverso progetti dedicati alle scuole e collaborazioni con realtà artistiche locali. Eventi collaterali, incontri, concerti e performance site-specific arricchiscono ulteriormente l’offerta, creando un vero e proprio ecosistema culturale dinamico e coinvolgente, un luogo di incontro e di condivisione per l’intera comunità napoletana. La campagna abbonamenti è già attiva, invitando il pubblico a immergersi in una stagione teatrale ricca di emozioni, risate e spunti di riflessione.
Teatro Cilea: un dono per Napoli, tra anima, memoria e innovazione.
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