La tensione commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti si prepara a un nuovo, cruciale atto con l’imminente visita a Washington del commissario europeo per il Commercio, Maroš Šefčovič. L’incontro, programmato per domani, rappresenta un tentativo di disgelo in un contesto segnato da un’escalation di dazi reciproci che ha messo a dura prova le relazioni transatlantiche e destabilizzato i mercati globali.La situazione attuale è complessa, frutto di una serie di dispute che vanno ben oltre il semplice scambio di merci. Il protezionismo americano, incarnato dalle politiche aggressive dell’amministrazione Trump, si scontra con l’approccio europeo, che, pur difendendo i propri interessi economici, si fonda su principi di libero scambio e multilateralismo. Le accuse reciproche riguardano una vasta gamma di settori: acciaio e alluminio, prodotti agricoli, veicoli, servizi digitali. Dietro queste dispute concrete si celano, però, divergenze strategiche più ampie, relative alla concorrenza economica, all’accesso al mercato, alla protezione della proprietà intellettuale e alla regolamentazione dei servizi digitali, un campo in cui le norme europee, particolarmente stringenti in materia di protezione dei dati (GDPR), creano attrito con l’approccio americano.L’obiettivo dichiarato di Šefčovič è quello di raggiungere un accordo che sia percepito come giusto per entrambe le parti, una dichiarazione prudente ma carica di significato. L’espressione “massimo possibile” suggerisce la consapevolezza di limiti significativi: un completo annullamento dei dazi applicati sembra improbabile, data la posizione ferma assunta da Washington e la pressione interna all’amministrazione americana per mantenere una leva negoziale forte. Tuttavia, il commissario europeo si troverà a dover perseguire una serie di obiettivi precisi: ridurre i dazi in settori strategici per l’economia europea, stabilire un quadro prevedibile per le relazioni commerciali future, evitare un’ulteriore escalation protezionistica che potrebbe danneggiare la ripresa economica globale e, soprattutto, ristabilire un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti, un partner cruciale per la sicurezza e la stabilità internazionale.La visita di Šefčovič non è solo un negoziato commerciale; è un tentativo di salvaguardare il rapporto transatlantico in un momento di crescente incertezza geopolitica. Il successo o il fallimento di questi colloqui avranno implicazioni significative non solo per l’economia europea e americana, ma anche per l’ordine economico mondiale e per la capacità di affrontare sfide comuni come il cambiamento climatico, la sicurezza informatica e la pandemia. La sfida per Šefčovič sarà quella di trovare un equilibrio delicato tra la difesa degli interessi europei e la necessità di mantenere un’alleanza solida e duratura con gli Stati Uniti.