L’intervento del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha creato un dibattito animato sulla decisione di annullare la gara di spareggio tra Salernitana e Frosinone, evento che avrebbe dovuto tenersi a breve distanza. La mossa improvvisa della Lega di B nel rinviare il match del play out ha suscitato forte indignazione tra i tifosi dei due club in causa, nonché tra gli osservatori sportivi e i media, che hanno evidenziato la gravità dell’impasse creata. La decisione è stata accusata di essere discriminatoria nei confronti della Salernitana e del suo pubblico, i quali si sono sentiti ingiustamente penalizzati dalla sospensione dell’appuntamento diretto contro il Frosinone all’Arechi. Ciò ha scatenato reazioni diverse ma comunque molto accese: alcuni hanno espressamente chiesto a De Luca e ai vertici della Lega di B una più approfondita e inequivocabile motivazione, in modo da comprendere le ragioni che hanno determinato la loro azione. Per gli appassionati, tuttavia, il tema principale non sono tanto i possibili retroscena o le ipotesi sugli eventuali fattori politici o istituzionali sottesi al rinvio del match in questione. Questa decisione, infatti, rappresenta un’incognita più ampia sul futuro delle squadre e sulla capacità dei loro dirigenti di far valere i diritti spettanti ai loro pubblici.