I primi quattro mesi del 2025 rivelano un quadro complesso e pressante per la gestione del traffico urbano a Torino, con un’incidenza significativa di infrazioni relative alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e alle corsie riservate.
I dati presentati in Consiglio Comunale dall’assessore Marco Porcedda, in risposta all’interpellanza del consigliere Pierlucio Firrao, evidenziano un elevato numero di transiti non autorizzati: 57.
836 complessivi, distribuito tra aree pedonali, strade riservate e, in particolare, 28.
010 veicoli che hanno violato le corsie dedicate al trasporto pubblico, ai veicoli di soccorso o ad altre categorie privilegiate.
Questi numeri non si limitano a rappresentare un dato statistico, ma riflettono una sfida urbana più ampia: la difficoltà di conciliare la mobilità privata con le esigenze di sostenibilità ambientale, di fluidità del traffico e di vivibilità del centro città.
L’elevato numero di transiti non autorizzati suggerisce una potenziale lacuna nella comprensione delle regole da parte degli automobilisti, o una percezione di scarsa applicazione delle sanzioni, o ancora una combinazione di entrambi.
Il sistema di controllo, implementato per garantire il rispetto delle ZTL e delle corsie riservate, si trova quindi a operare sotto una pressione costante.
L’assessore Porcedda ha inoltre fornito informazioni relative ai ricorsi presentati contro le sanzioni elevate, che si attestano rispettivamente al 2,22% per le violazioni delle ZTL e allo 0,43% per i transiti sulle corsie riservate.
Queste percentuali, pur relativamente contenute, indicano un processo di verifica e contestazione delle infrazioni che richiede tempo e risorse.
La mancanza di pronunce definitive da parte del Prefetto o del Giudice di Pace sottolinea la natura pendente di questi procedimenti e la necessità di una gestione efficiente delle controversie per garantire la certezza del diritto e l’accettabilità delle misure adottate.
È cruciale analizzare queste cifre non solo come un mero dato di fatto, ma come un indicatore di un problema strutturale che richiede un approccio multidimensionale.
Oltre all’applicazione rigorosa delle sanzioni, è necessario investire in campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte alla cittadinanza, promuovendo una maggiore consapevolezza delle regole e dei benefici derivanti dal rispetto delle ZTL e delle corsie riservate.
L’innovazione tecnologica, con l’implementazione di sistemi di rilevamento più sofisticati e di comunicazione in tempo reale, potrebbe contribuire a migliorare l’efficacia del controllo e a ridurre il numero di infrazioni.
Infine, un ripensamento complessivo della mobilità urbana, con la promozione del trasporto pubblico, della mobilità ciclabile e pedonale, rappresenta la soluzione più sostenibile e duratura per affrontare le sfide del traffico a Torino.