La disputa legale tra Ilary Blasi e Francesco Totti, culminata in un divorzio mediatico, ha visto un nuovo capitolo risolversi in sede civile romana. Il tribunale ha ribadito la decisione provvisoria del 2023, sancendo una soluzione inedita e complessa: l’affido condiviso di quattro Rolex, oggetti di lusso che incarnano simbolicamente la ricchezza e il passato condiviso della coppia. Questa sentenza, che discosta da un approccio più tradizionale nella divisione del patrimonio, riflette una crescente attenzione da parte della magistratura verso soluzioni che, pur nel contesto di separazioni dolorose, mirano a bilanciare i diritti e le necessità delle parti. L’affidamento condiviso di beni di elevato valore, specialmente quando essi rivestono un significato emotivo e simbolico, rappresenta una deroga rispetto alla mera divisione quantitativa, suggerendo un’interpretazione più ampia del concetto di “beni primari” e di “beni secondari” nel diritto di famiglia.La vicenda trascende la semplice contesa patrimoniale. I Rolex, inizialmente assegnati a Ilary, erano stati rivendicati da Francesco, che ne aveva chiesto la restituzione, evidenziando il valore affettivo e il legame con un determinato periodo della sua vita e della sua carriera. L’ordinanza del tribunale, evitando una divisione netta, riconosce implicitamente il valore che entrambi gli ex coniugi attribuiscono a questi oggetti, invitando a una riflessione più ampia sulla gestione del patrimonio in situazioni di separazione.L’affidamento condiviso solleva interrogativi significativi. Come verranno gestiti concretamente gli orologi? Sarà necessario stabilire un calendario di utilizzo, criteri di manutenzione e assicurazione, dettagli che dovranno essere concordati dalle parti o definiti dal giudice in successive udienze. Questa soluzione, sebbene innovativa, impone un livello di collaborazione e comunicazione che potrebbe risultare impegnativo per entrambe le parti, soprattutto in un contesto emotivamente delicato.La decisione del tribunale, pur rappresentando una fase conclusiva, non preclude la possibilità di impugnazione da parte di entrambe le parti. La complessità della vicenda e le sensibilità in gioco rendono plausibile che le dispute legali possano riemergere in futuro, anche se con l’obiettivo di definire più nel dettaglio le modalità di applicazione dell’affido condiviso. La vicenda Totti-Blasi, dunque, si configura non solo come un caso giudiziario di alto profilo, ma anche come un banco di prova per l’evoluzione del diritto di famiglia e per la ricerca di soluzioni alternative nella gestione delle separazioni complesse.
Totti-Blasi, l’Affido Condiviso dei Rolex: Una Sentenza Inedita
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