La rete autostradale ligure, arteria cruciale per i flussi di traffico nazionali e regionali, sta affrontando un’intensità di percorrenza anomala, generando un impatto significativo sulla mobilità e la pianificazione dei viaggi. La conurbazione tra Genova e la diramazione autostradale A12/A7 si presenta come un nodo critico, con code che si estendono per diversi chilometri, conseguenza di un volume di veicoli ben al di sopra delle proiezioni standard. Questa situazione, amplificata dalla complessità strutturale dell’infrastruttura, rende l’anticipazione dei tempi di percorrenza particolarmente difficoltosa.Parallelamente, l’autostrada A10, che costeggia la costa savonese, registra anch’essa una saturazione significativa, con rallentamenti che si protraggono tra la bretella di collegamento con il complanare di Savona e l’uscita autostradale A26 in direzione di Torino. Questa congiunzione di fattori crea un effetto domino, poiché il traffico in eccesso tende a riverberarsi sulle tratte adiacenti, aggravando ulteriormente le condizioni di viabilità.La situazione in A26, che funge da collegamento essenziale tra Genova e la Francia, non è immune a queste dinamiche. Sebbene i rallentamenti siano a tratti, la loro incidenza complessiva contribuisce a rendere l’intera rete ligure un punto di strozzatura per i viaggiatori. L’effetto combinato di questi colli di bottiglia ha ripercussioni economiche e sociali, ritardando consegne, appuntamenti di lavoro e creando frustrazione tra gli utenti della strada.L’evento di un incidente, verificatosi nel pomeriggio sulla A10 tra Savona e Albisola, ha ulteriormente esacerbato la situazione, innescando una coda che ha raggiunto i 5 chilometri. Questo episodio, seppur con feriti lievi, ha messo in luce la fragilità della rete autostradale ligure di fronte a eventi imprevisti, evidenziando la necessità di migliorare i sistemi di gestione del traffico, ottimizzare i protocolli di intervento e potenziare la comunicazione con gli utenti in tempo reale. La pianificazione strategica di interventi mirati, focalizzati sull’ammodernamento infrastrutturale, l’implementazione di sistemi intelligenti di controllo del traffico e la promozione di alternative di mobilità sostenibile, si rivela imprescindibile per garantire una circolazione fluida e sicura su questa arteria vitale per il territorio ligure.