La circolazione autostradale nel tratto del Torinese che collega Ivrea a Santhià, cruciale per chi proviene da Aosta in direzione sud, sta subendo significative ripercussioni a causa di un complesso intreccio di fattori. L’intasamento, che si estende per circa cinque chilometri, è concentrato in corrispondenza dei cantieri relativi alla ricostruzione del viadotto Camolesa, opera strategica per garantire la sicurezza e l’efficienza della rete viaria alpina.L’area interessata dai rallentamenti si estende per 6,5 chilometri, comportando una stima di ben 40 minuti per completare il tratto, un tempo considerevole che impatta negativamente sulla mobilità e sulla pianificazione dei viaggi. Questo dato non è semplicemente un dato di fatto, ma riflette un problema più ampio di gestione del flusso veicolare in una regione turisticamente sensibile.Secondo le informazioni fornite da Ativa, la società che gestisce la rete autostradale, l’accumulo di traffico è generato da un fenomeno multifattoriale. Si tratta, in primis, di un’ondata di rientro dalle vacanze estive nella Valle d’Aosta, caratterizzata da un elevato volume di veicoli, spesso condizionata da esigenze di trasporto familiare con conseguente impatto sulla velocità media. A questa pressione, si aggiunge un flusso consistente di turisti stranieri diretti verso destinazioni vacanziere, contribuendo ad accentuare la saturazione delle infrastrutture. Questo fenomeno sottolinea la vulnerabilità della rete autostradale di fronte a flussi turistici elevati e la necessità di strategie di gestione più sofisticate, che integrino previsioni del traffico in tempo reale e percorsi alternativi.A complicare ulteriormente la situazione, si registrano ulteriori rallentamenti sulla A5 Torino-Aosta, in prossimità di Quincinetto, dovuti a condizioni meteorologiche avverse. Le precipitazioni intense, tipiche della regione alpina, possono ridurre la visibilità e compromettere l’aderenza dei pneumatici, richiedendo una riduzione della velocità e aumentando i tempi di percorrenza. Questa combinazione di fattori – cantieri in corso, afflusso turistico e maltempo – evidenzia la complessità della gestione del traffico autostradale in contesti geografici e stagionali specifici, richiedendo un approccio integrato che tenga conto di variabili ambientali, economiche e sociali. L’episodio, inoltre, solleva interrogativi sulla capacità di resilienza della rete infrastrutturale e sull’importanza di investimenti mirati per migliorare la sicurezza e l’efficienza del sistema viario alpino.
Traffico in A20: 40 minuti di coda tra Ivrea e Santhià
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