Un tragico evento ha scosso la comunità di Matera e Altamura, culminando nell’arresto di un giovane di 22 anni, accusato di omicidio stradale e lesioni personali. La dinamica, avvenuta sulla strada provinciale Matera-Metaponto, nei pressi di Bernalda, ha visto il giovane alla guida di una Renault Scenic, responsabile di un impatto fatale con un’Alfa Romeo Mito. A perdere la vita sono stati Maria Di Pede, 45 anni, e il marito, Giuseppe Carrino, di 50 anni. L’impatto, di una violenza inaudita, ha avuto conseguenze devastanti per entrambe le famiglie coinvolte.L’arresto è stato eseguito dai carabinieri, immediatamente dopo aver rilevato un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti nel test effettuato al conducente. La gravità della situazione è accentuata dal fatto che il giovane, pur senza precedenti penali, si trova ora ad affrontare accuse di una gravità inaudita, con la perdita di due vite umane come conseguenza diretta delle sue azioni.L’Alfa Romeo Mito era condotta dal figlio ventiduenne dei coniugi Carrino, che è stato trasportato in ospedale a Matera e, fortunatamente, non versa in pericolo di vita. Un altro giovane, passeggero sulla Renault Scenic, ha subito ferite gravi e necessita di cure specialistiche: è stato trasferito in eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza, dove si trova ricoverato in prognosi riservata, circostanza che sottolinea la serietà delle lesioni riportate.La notizia ha generato un’ondata di commozione e dolore nella città dei Sassi, dove i coniugi Carrino erano ben noti e stimati. Innumerevoli messaggi di cordoglio si sono diffusi sui social media, testimoniando il profondo legame che la comunità aveva con la famiglia. I funerali di Maria Di Pede e Giuseppe Carrino sono stati fissati per martedì 8 luglio, alle ore 10, nella Chiesa di Maria Santissima Annunziata, nel rione Piccianello, in un momento di raccoglimento e lutto collettivo. Questo evento tragico solleva interrogativi profondi sulla responsabilità individuale, le conseguenze devastanti dell’abuso di alcol e la necessità di una maggiore sensibilizzazione sui temi della sicurezza stradale e della prevenzione di comportamenti pericolosi al volante, al fine di evitare che simili tragedie si ripetano. La gravità della situazione impone una riflessione urgente e collettiva sulla cultura della guida responsabile e sull’importanza di tutelare la vita umana.