Il lutto ha colpito Porto Cervo, in Costa Smeralda, dove una giovane vita è stata spezzata in un drammatico incidente stradale che ha sollevato interrogativi urgenti sulla sicurezza delle vie urbane e sulla responsabilità individuale alla guida.
Gaia Costa, 24 anni, residente a Tempio Pausania, ha perso la vita in un impatto violento con un Suv Bmw di grossa cilindrata, guidato da una turista tedesca di 40 anni.
Le immagini cristallizzate dalle numerose telecamere di videosorveglianza, elemento sempre più imprescindibile nel tessuto urbano contemporaneo, sono ora oggetto di un’approfondita analisi da parte degli inquirenti della Procura di Tempio Pausania, in un’indagine complessa che mira a ricostruire con la massima precisione la dinamica dell’evento.
L’incidente, avvenuto intorno alle 13:30 in via Aga Khan, una via ad alta densità di traffico e frequentata, ha interrotto bruscamente la routine quotidiana della giovane, figlia di Alfredo Costa, figura di spicco del sindacato Cisl in Gallura.
Gaia, recandosi al lavoro, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando è stata investita.
La forza dell’impatto, descritta come “devastante” dai presenti, ha causato gravi traumi, in particolare alla testa, rendendo vano il tempestivo intervento del personale medico del 118.
Oltre venti minuti di tentativi di rianimazione si sono rivelati infruttuosi.
La turista, ora al centro dell’indagine per omicidio stradale, è stata sottoposta agli esami tossicologici e alcolimetrici, i cui risultati, inizialmente, si sono rivelati negativi.
Tuttavia, la mera assenza di sostanze stupefacenti o alcol nel sangue non esclude la responsabilità per negligenza, imperizia o distrazione, fattori che potrebbero aver contribuito alla tragedia.
L’acquisizione e l’analisi dettagliata delle riprese video saranno cruciali per accertare tali circostanze, esaminando velocità, traiettoria, condizioni di visibilità e possibili manovre errate.
L’episodio riapre il dibattito sulla sicurezza stradale in contesti turistici ad alta frequentazione, dove la commistione di residenti, visitatori e veicoli di diverse tipologie genera situazioni di potenziale pericolo.
La presenza capillare di telecamere di sorveglianza, se da un lato facilita le indagini e offre un quadro più completo degli eventi, dall’altro evidenzia l’urgenza di implementare misure preventive più efficaci, come l’ottimizzazione della segnaletica, la riduzione dei limiti di velocità in aree sensibili e una maggiore sensibilizzazione dei conducenti, sia locali che stranieri, all’importanza di una guida responsabile e attenta.
La comunità locale è sconvolta e chiede giustizia per Gaia, invocando un impegno concreto per evitare che simili tragedie si ripetano.