La comunità di Roncade, in provincia di Treviso, è stata scossa da un tragico evento che ha spezzato la vita di Angelo Pavanetto, un uomo di sessant’anni, conosciuto e rispettato in paese. La sua scomparsa, avvenuta in un contesto apparentemente idilliaco – un’area verde a ridosso della sua abitazione – solleva interrogativi sulla fragilità della vita e sulle insidie che si possono celare anche in ambienti familiari.L’incidente, che ha avuto luogo nel primo pomeriggio, ha visto coinvolto un trattorino rasaerba, mezzo utilizzato dall’uomo per la cura del verde, che per cause ancora da chiarire si è ribaltato. La dinamica precisa è al momento oggetto di indagine, ma sembra che il trattorino abbia perso l’aderenza su una leggera pendenza dell’argine del fiume Musestre, finendo in acqua.L’assenza di testimoni diretti complica la ricostruzione degli eventi. Quando i soccorsi, composti da vigili del fuoco, carabinieri e personale del Suem 118, sono giunti sul posto, non c’era più nulla da fare: l’uomo era deceduto.Al di là della cronaca immediata, la vicenda si apre a riflessioni più ampie. L’utilizzo di macchinari per la cura del verde, seppur comuni e apparentemente semplici, comporta rischi che non vanno sottovalutati. La manutenzione scrupolosa, la formazione adeguata e l’attenzione costante alle condizioni del terreno sono elementi cruciali per prevenire simili tragedie.L’argine del fiume Musestre, un elemento caratteristico del paesaggio trevigiano, si rivela in questo contesto come un ambiente potenzialmente insidioso, capace di trasformare una giornata di lavoro in una scena di dolore. La sua pendenza, apparentemente lieve, ha rappresentato un fattore determinante nel ribaltamento del trattorino, e la sua vicinanza all’acqua ha reso l’evento irreversibile.La scomparsa di Angelo Pavanetto lascia un vuoto nella sua famiglia e nella comunità di Roncade. La sua memoria sarà custodita dai suoi cari e dai suoi amici, e la vicenda che lo ha colpito dovrà servire da monito per tutti, ricordando l’importanza della prudenza e della consapevolezza quando si interagisce con gli ambienti naturali e con i macchinari. L’inchiesta, affidata alle autorità competenti, si prefigge di fare luce sulle cause precise dell’incidente, al fine di evitare che simili tragedie possano ripetersi.