La tangenziale di Napoli, arteria vitale per il traffico cittadino, si è macchiata di lutto. Un tragico incidente, avvenuto in direzione Capodichino, all’altezza dello svincolo denominato “Italia 90”, ha causato la perdita di due vite umane: un uomo e una donna, entrambi motociclisti. La notizia ha scosso la comunità e ha immediatamente paralizzato il flusso veicolare, generando lunghe e pesanti code che si sono protratte lungo la direttrice che collega Pozzuoli e Capodichino.Al di là della cronaca immediata, l’accaduto solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza stradale in un contesto urbano complesso come quello napoletano. La tangenziale, concepita per fluidificare il traffico, si rivela spesso teatro di incidenti dovuti a una combinazione di fattori: elevata densità di veicoli, presenza di motociclisti e ciclomotori, condizioni spesso critiche del manto stradale e, non ultimo, comportamenti imprudenti alla guida.Le indagini, ora al centro dell’attenzione della polizia stradale, mirano a ricostruire la dinamica precisa dell’incidente. Sebbene le prime ricostruzioni suggeriscano un impatto contro un altro veicolo, le cause che hanno condotto alla tragedia rimangono da chiarire. Elementi da analizzare con attenzione includono: la velocità dei veicoli coinvolti, il rispetto delle distanze di sicurezza, l’eventuale presenza di fattori ambientali (condizioni atmosferiche avverse, scarsa visibilità) e la verifica delle condizioni tecniche della moto, per escludere malfunzionamenti meccanici.L’incidente pone, inoltre, una questione più ampia relativa alla mobilità sostenibile e alla tutela delle fasce più vulnerabili del traffico. L’aumento del numero di motociclisti, spesso alla ricerca di alternative più rapide ed economiche, rende ancora più urgente l’adozione di misure preventive volte a ridurre il rischio di incidenti. Queste misure potrebbero includere: l’adeguamento dell’infrastruttura stradale (segnaletica più chiara, corsie dedicate, zone a velocità limitata), l’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine e, soprattutto, campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti gli utenti della strada, con l’obiettivo di promuovere una cultura della prudenza e del rispetto reciproco. La tragedia di oggi non può essere dimenticata, ma deve rappresentare un monito per un futuro più sicuro sulle strade di Napoli.