Un medico dell’ospedale di Bisceglie, figura professionale di per sé garante di cura e dedizione, si è trovato invischiato in una vicenda che ne ha offuscato l’immagine e sollevato interrogativi sull’etica del servizio pubblico. L’uomo, dirigente medico in servizio presso la struttura sanitaria, è stato arrestato a seguito di indagini condotte dagli agenti del commissariato di Trani, sotto la direzione della Procura, e formalmente accusato di truffa aggravata e di falsificazione di atti.La dinamica ricostruita dagli investigatori rivela un sistema consolidato, protrattosi ininterrottamente fin dallo scorso novembre, volto a sottrarre il medico ai suoi doveri contrattuali e professionali. L’uomo, apparentemente regolarmente presente in ospedale, attraverso la registrazione del cartellino delle presenze, procedeva immediatamente all’assunzione delle consegne dal turno precedente, per poi allontanarsi dalla struttura, eludendo così l’impegno lavorativo.La strategia, abilmente orchestrata, prevedeva l’assenza prolungata durante i turni pomeridiani e notturni, periodi cruciali per la gestione delle emergenze e la continuità dell’assistenza. La sua scomparsa era talmente programmata che i colleghi, in caso di necessità, dovevano ricorrere a chiamate telefoniche per sollecitare la sua presenza, spesso in situazioni di urgenza come interventi chirurgici.La scoperta di questa attività fraudolenta è stata resa possibile grazie a una segnalazione interna, che ha dato il via a un’indagine complessa, basata su un attento monitoraggio delle attività del medico, con pedinamenti e analisi accurate delle registrazioni delle presenze. Il medico, ironicamente, è stato sorpreso a ripetere la stessa procedura anche nel momento dell’arresto cautelare, timbrando il cartellino prima di allontanarsi dall’ospedale.Questo episodio non si limita ad essere una questione di irregolarità contrattuale; solleva interrogativi profondi sulla responsabilità individuale, sul concetto di servizio pubblico e sull’impatto che comportamenti scorretti, anche se apparentemente isolati, possono avere sulla fiducia dei cittadini verso le istituzioni sanitarie e sull’efficienza del sistema sanitario nel suo complesso. La vicenda pone l’accento sulla necessità di rafforzare i controlli, migliorare i meccanismi di monitoraggio delle presenze e, soprattutto, promuovere una cultura della legalità e dell’etica professionale all’interno del mondo della sanità.