La rete si stringe attorno alla truffa che ha colpito Gemma Bracco, celebre poetessa e sposa dell’illustre economista e politico Paolo Baratta, un episodio che ha subito una drammatica escalation, trasformandosi in una rapina in abitazione. Le forze dell’ordine, in un’operazione complessa e meticolosa, hanno eseguito un arresto a Napoli, localizzando un complice coinvolto nell’inganno orchestrato ai danni dell’anziana scrittrice.L’indagine, condotta sotto la direzione del procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha ricostruito l’ingegnoso piano criminoso che si è concretizzato in una vera e propria violazione della sua dimora. Il modus operandi, tutt’altro che amatoriale, prevedeva l’improvvisazione di un’identità fittizia: un presunto maresciallo di polizia e un finto avvocato, figure che, sfruttando la fiducia e la vulnerabilità della vittima, hanno saputo manipolare la situazione a proprio vantaggio. Un primo arresto era già avvenuto a febbraio, grazie all’analisi delle riprese dei sistemi di videosorveglianza dello stabile. Le immagini, elementi cruciali nell’indagine, hanno permesso di identificare uno dei responsabili, permettendo agli agenti della Squadra Mobile di intercettarlo e portarlo in custodia.La sofisticatezza dell’operazione criminosa, unitamente alla sua brutalità, si rivela dalla portata del danno subito dalla poetessa: un bottino stimato in circa tre milioni di euro, comprensivo di contanti, preziosi monili e pesanti lingotti d’oro. L’episodio solleva interrogativi sulla crescente capacità di criminalità organizzata di sfruttare l’età avanzata e la fragilità delle persone, mettendo in luce una pervasiva crisi di fiducia nelle istituzioni e nelle figure autoritarie. La vicenda sottolinea l’urgenza di rafforzare la prevenzione e la sensibilizzazione, soprattutto nei confronti delle fasce più vulnerabili della popolazione, al fine di arginare un fenomeno in costante evoluzione e che minaccia la serenità e la sicurezza delle nostre comunità. La giustizia, ora, è chiamata a fare la sua parte, ricostruendo l’intera filiera criminale e assicurando alla giustizia tutti i responsabili di questo atto effrigno.