venerdì, 4 Luglio 2025
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Turista argentino muore in montagna: tragedia in Alta Badia

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Un tragico evento ha scosso l’Alta Badia, nel cuore delle Dolomiti, dove un turista argentino di 76 anni ha perso la vita in un incidente durante una discesa in montagna. L’uomo, in compagnia di una delegazione familiare e di amici, composta da circa dieci persone, stava concludendo una giornata trascorsa al Rifugio Gardenaccia, un punto di riferimento nel suggestivo Parco Naturale Puez-Odle.La dinamica dell’accaduto, ancora in fase di ricostruzione da parte delle autorità competenti, ha visto il turista, che procedeva in avanguardia rispetto al gruppo, perdere improvvisamente il controllo, precipitando per un declivio di circa 250 metri. L’impatto si è rivelato fatale, con il decesso sopraggiunto sul luogo dell’incidente.La complessa operazione di soccorso, resa particolarmente difficile dalla conformazione del terreno e dall’altitudine, ha visto il coordinamento tra il Soccorso Alpino e l’Elisoccorso Aiut Alpin Dolomites. Le squadre di soccorritori, intervenute tempestivamente, hanno lavorato con la massima professionalità per recuperare la salma, che è stata successivamente affidata alle autorità per le operazioni di rito.L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle escursioni in montagna, soprattutto per persone anziane o meno esperte. Sebbene l’Alta Badia offra sentieri ben segnalati e percorsi adatti a diversi livelli di preparazione fisica, la montagna rimane un ambiente imprevedibile, dove anche un piccolo errore può avere conseguenze drammatiche. Fattori come le condizioni meteorologiche mutevoli, la natura scivolosa del terreno e la stanchezza fisica possono contribuire a incidenti. Questo tragico evento rappresenta un monito per tutti gli escursionisti: pianificare accuratamente l’escursione, valutare le proprie capacità fisiche e tecniche, informarsi sulle condizioni meteo, attrezzarsi adeguatamente e, soprattutto, non sottovalutare mai la potenza e l’imprevedibilità della montagna. La perdita di una vita umana è una ferita profonda per la comunità locale e per la famiglia del defunto, e sottolinea l’importanza di un approccio responsabile e rispettoso nei confronti di questo straordinario patrimonio naturale.

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