Un’ombra sulla celebrazione: analisi critica dell’attribuzione dei finanziamenti per le infrastrutture umbreL’entusiasmo con cui l’assessore Francesco De Rebotti ha annunciato l’approvazione della bretella Staino-Pentima e il completamento della variante alla SR 205 di Amelia cela una realtà più complessa, svelata dall’opposizione consiliare.
La narrazione ufficiale, che presenta questi interventi come frutto di una nuova visione politica di sinistra, si scontra con la documentazione che ne ricostruisce le origini.
I progetti ora esibiti come conquiste recenti sono in realtà il risultato di un accordo politico e istituzionale cruciale siglato il 9 marzo 2024 tra la precedente Presidente della Regione, Donatella Tesei, e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Questo accordo ha garantito all’Umbria uno stanziamento di oltre 210 milioni di euro, destinati a una vasta gamma di interventi strategici, con particolare attenzione alle infrastrutture.
Un impegno finanziario pluriennale, vincolato a una pianificazione precisa e approvata a livello nazionale.
L’attuale Giunta regionale si limita, pertanto, ad approvare schemi di convenzione operativa, atti consequenziali a una programmazione già ampiamente definita.
La vera iniziativa, la visione strategica e la negoziazione dei fondi, sono state frutto dell’operato precedente.
L’atto amministrativo di approvazione non può equivalere a paternità progettuale o finanziaria.
La presunta “recupero” di fondi regionali, a cui si riferisce De Rebotti, è un’ulteriore distorsione della realtà.
Si tratta di risorse già destinate alla SR 205, salvaguardate e riproposte dall’allora assessore Melasecche nel processo di riprogrammazione finanziaria regionale.
Analogamente, la bretella Terni-Staino-Pentima era già stata inclusa nel piano di sviluppo strategico del governo regionale precedente, con finanziamenti specifici per l’accordo di programma per Ast.
Anche i 5 milioni destinati al Centro Fiere di Bastia, ora rivendicati come novità, figuravano già nel piano preesistente.
L’operato della giunta attuale si distingue, peraltro, per una decisione controversa: l’azzeramento dei 4,3 milioni di finanziamenti Fsc destinati a due importanti ciclabili – l’Antica Via Flaminia Terni-Fossato di Vico e la Ciclovia dell’ex Ferrovia dell’Appennino Centrale (Umbertide-Gubbio-Fossato di Vico).
Questi progetti ambiziosi, parte integrante del più ampio anello ferro-bici della Fcu, rappresentavano un investimento cruciale per lo sviluppo turistico dell’Umbria.
La giunta precedente ha saputo costruire un futuro per l’Umbria, non solo attraverso la realizzazione di infrastrutture tangibili, ma anche attraverso la costruzione di relazioni istituzionali solide a livello nazionale, che hanno permesso di ottenere finanziamenti strategici.
L’opposizione consiliare invita l’attuale amministrazione a una maggiore trasparenza e a un approccio più sereno, abbandonando la tendenza a distorcere la realtà e a appropriarsi di meriti altrui.
Il compito primario è portare avanti con coerenza e responsabilità il lavoro già compiuto, servendo gli interessi dei cittadini umbri con onestà intellettuale e concretezza amministrativa, senza indulgere in autocelebrative che appannano il dibattito pubblico e confondono le coscienze.