HomeNewsUn altro giornalista colpito: cyberattacchi sempre più diffusi
- Pubblicità -

Un altro giornalista colpito: cyberattacchi sempre più diffusi

- Pubblicità -

In un’epoca in cui la privacy è sempre più fragile come ghiaccio sotto il calore dell’estate, un altro giornalista si aggiunge alla lista delle vittime di cyberattacchi mirati. Ciro Pellegrino, secondo giornalista di Fanpage a subire tale destino, annuncia con rammarico e preoccupazione di essere stato vittima di uno spirito maligno in rete: un hacker che ha deciso di spiare la sua vita privata. La notizia è stata comunicata in modo chiaro e senza giri di parole da Pellegrino stesso, il quale, come altri prima di lui, si trova a dover affrontare questa nuova sfida nella sua carriera giornalistica.Il messaggio che gli è stato inviato da Apple non lascia dubbi sulla gravità della situazione. “Hai ricevuto un attacco spyware mercenario” è il contenuto esplicito del testo, firmato da una delle più grandi multinazionali del settore tecnologico. La scelta di informare direttamente Pellegrino e non passando attraverso Meta, come era accaduto al direttore Francesco Cancellato, dimostra la gravità dell’evento e l’impegno della società nel proteggere i propri utenti.La parola “probabile” utilizzata nella comunicazione lascia intendere che ci siano motivi per credere che lo spyware sia stato utilizzato specificamente contro Pellegrino, forse a causa del suo ruolo di giornalista o delle sue scelte professionali. Questo tipo di attacchi non è nuovo; già in passato, si sono verificati casi analoghi, come quello legato al software Paragon noto come Graphite, utilizzato contro diverse utenze italiane, tra cui Cancellato e alcuni attivisti del movimento Mediterranea.La vicenda solleva più domande delle risposte. Chi è dietro questi attacchi? Quali sono le loro finalità? E che ruolo giocano in tutto ciò i servizi di sicurezza della tecnologia, come Meta e Apple, che sembrano essere sempre più coinvolti nella gestione delle minacce online?In questo scenario, la necessità di proteggere la propria privacy diventa più cruciale che mai. I giornalisti, in particolare, rappresentano una categoria a rischio per via del loro lavoro, spesso esposto ai rischi di cyber attacchi e intimidazioni.La vicenda di Ciro Pellegrino è solo l’ultima di un lungo elenco di episodi che mettono in discussione la sicurezza dei mezzi di comunicazione e della rete nel suo complesso. È tempo di porre fine a queste pratiche pericolose ed efficaci strumenti per intimidire, ma necessario aiutare chi ne è stato vittima, come i giornalisti, ad essere sempre protetti e forti.È il momento di riflettere sul modo in cui affrontiamo la rete: se la pensiamo come uno strumento utile o un nemico a tutti i costi. Se lasciamo che sia usata per scopi nefasti, o se troviamo il coraggio di farla diventare uno strumento concreto e tangibile per raggiungere i nostri obiettivi.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Notizie correlate

- Pubblicità -