Agli stabilimenti del Jewish Museum di Washington DC, in un momento di massima curiosità e attesa, si sono verificati due eventi che hanno lasciato un segno profondo nella comunità internazionale: la morte a colpi d’arma da fuoco di due dipendenti dell’ambasciata israeliana. Questa tragedia ha suscitato immediatamente reazioni e condoglianze dai vertici delle istituzioni più rilevanti, tra cui il ministero degli esteri statunitense.La segretaria per la sicurezza interna Kristi Noem ha confermato l’accaduto, mentre gli organi di informazione locali hanno fatto notare come questi fatti siano avvenuti vicino a un luogo di grande importanza culturale e religiosa, in un contesto urbano che normalmente è conosciuto per la sua tranquillità.La reazione della comunità internazionale non si è fatta attendere: il governo israeliano ha espresso la propria costernazione e indignazione per l’accaduto. I social network sono stati riempiti dai messaggi di condoglianze e dalle richieste di giustizia per le vittime.Nonostante i primi sviluppi dell’indagine, è ancora troppo presto per dire se questi delitti siano legati ad attività esterne o a fatti interni. Tuttavia, l’impegno di tutte le forze dell’ordine nel trovare il colpevole e farne rispondere davanti alla giustizia non ha conosciuto soste.