Il Consiglio dei ministri ha deliberato all’unanimità l’impugnazione alla Corte costituzionale della legge approvata dalla Provincia autonoma di Trento, che innalza da due a tre il limite dei mandati consecutivi per i presidenti delle province. Questa decisione è stata presa dopo un dibattito acceso tra i ministri, con un voto contrario espresso dai rappresentanti della Lega e la partecipazione di figure chiave come il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli e quello dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Il provvedimento è stato motivato dalla necessità di garantire la trasparenza dei processi decisionali nella provincia, prevenendo potenziali abusi di posizione da parte del presidente in carica. La legge originaria aveva sollevato molte polemiche tra i politici locali, con alcune voci che accusavano il legislatore trentino di cercare di perpetuarsi al potere.