Il bilancio consuntivo 2024 della Regione Valle d’Aosta rivela una dicotomia complessa: un avanzo disponibile di 277,31 milioni di euro, apparentemente indicativo di una solida gestione finanziaria, che però solleva interrogativi fondamentali sulla reale capacità di tradurre le risorse in azioni concrete a beneficio della collettività. Questo risultato, lungi dall’essere un mero dato positivo, costituisce un campanello d’allarme che impone una revisione profonda dell’intero processo di pianificazione e attuazione delle politiche pubbliche.L’accumulo di risorse non spese non è un sintomo di prudenza, bensì di un potenziale disallineamento tra aspirazioni programmatiche e capacità operativa. Si tratta di una perdita di opportunità per rispondere in maniera tempestiva ed efficace alle pressanti esigenze del territorio, che spaziano dall’infrastrutturazione alla tutela ambientale, dalla promozione sociale all’innovazione economica. La mera conformità ai vincoli normativi, pur necessaria, non esaurisce la missione di una regione che si prefigge di migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.Analizzando i dati relativi alle entrate, si osserva un incremento degli accertamenti rispetto all’anno precedente, ma anche una lieve diminuzione della capacità di incasso effettiva, un dato che, pur nella sua contenutezza, suggerisce la necessità di un monitoraggio costante e di un’ottimizzazione dei processi di riscossione, non solo in termini amministrativi, ma anche in relazione alla regolarità dei flussi finanziari. Parallelamente, si registra un aumento delle spese impegnate e un livello di pagamenti elevato e stabile, segno di un’efficienza operativa positiva nella fase di esecuzione. Tuttavia, l’aumento dei residui da liquidare evidenzia una potenziale criticità nella gestione della programmazione e nell’implementazione delle azioni previste.Il rendiconto consuntivo 2024, quindi, non offre un quadro di serena prosperità, ma piuttosto un’istantanea di una situazione finanziaria potenzialmente sottoutilizzata. La sfida cruciale per la prossima legislatura non sarà semplicemente garantire l’equilibrio di bilancio, ma trasformare l’avanzo disponibile in un motore di sviluppo, attraverso un cambio di paradigma che coinvolga tutti gli attori del processo decisionale.È imperativo superare la logica del “fare di necessità virtù” e abbracciare una visione strategica orientata a risultati misurabili e alla trasparenza. Ciò implica una revisione approfondita delle procedure amministrative, la semplificazione dei processi decisionali, il rafforzamento degli strumenti di governance e, soprattutto, la promozione di una cultura dell’efficienza, della responsabilità e della misurazione dell’impatto delle azioni intraprese. Solo in questo modo sarà possibile rendere il bilancio consuntivo non una fotografia passiva di un dato economico, ma un vero e proprio strumento di sviluppo attivo e responsabile a servizio della comunità valdostana. La prossima legislatura dovrà assumere questo onere, abbandonando la gestione emergenziale per abbracciare una visione di lungo termine e focalizzata sul benessere della regione e dei suoi abitanti.
Valle d’Aosta: Avanzo Record, Ma Rischi Sottoutilizzato
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