Un’iniziativa di portata significativa per il Valle d’Aosta, volta a rimodellare il panorama professionale tecnico e ingegneristico, si concretizza con la firma di un protocollo di collaborazione tra l’Ufficio della Consigliera di Parità regionale e l’Ordine degli Ingegneri. Questo accordo non rappresenta un semplice atto formale, ma un impegno strutturale per coltivare un ambiente lavorativo più equo, inclusivo e riflettente della ricchezza della diversità di genere.L’accordo si inserisce in un contesto globale in cui la disparità di genere nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) persiste come una sfida complessa, ostacolando il progresso economico e sociale. La Consigliera di Parità, da un lato, porta con sé la prospettiva dei diritti e delle pari opportunità, mentre l’Ordine degli Ingegneri, dall’altro, si assume la responsabilità di trasformare concretamente le pratiche professionali e di promuovere un cambiamento culturale all’interno della sua comunità.Il protocollo delineato mira a disarticolare le barriere implicite ed esplicite che ancora limitano l’accesso e l’avanzamento delle donne nelle professioni tecniche e ingegneristiche. Non si tratta solo di aumentare la presenza femminile, ma di garantire che questa presenza sia pienamente valorizzata, con riconoscimento delle competenze e leadership. L’obiettivo è costruire un ecosistema professionale in cui talenti e capacità siano riconosciuti indipendentemente dal genere, favorendo l’innovazione e la competitività.Le azioni previste si articolano su diversi livelli. Prevedono innanzitutto lo sviluppo di programmi di formazione e sensibilizzazione mirati a professionisti, studenti e cittadini, volti a decostruire stereotipi di genere e a promuovere modelli di ruolo positivi. Si intende, inoltre, favorire l’accesso delle donne a percorsi di carriera tecnico-scientifici, attraverso mentorship, tutoraggio e iniziative di networking.Un elemento cruciale dell’accordo è l’impegno alla raccolta e all’analisi di dati disaggregati relativi alla presenza femminile nelle professioni tecniche. Questa attività di monitoraggio costante permetterà di identificare aree di criticità, misurare l’efficacia delle iniziative implementate e adattare le politiche in base alle evidenze raccolte. La trasparenza dei dati e la loro diffusione contribuiranno a responsabilizzare le parti coinvolte e a stimolare un dibattito pubblico costruttivo.Il protocollo, con una durata iniziale triennale e la possibilità di rinnovo, è concepito come un percorso a lungo termine, che richiede un impegno costante e una revisione periodica degli obiettivi raggiunti. L’organizzazione di incontri periodici tra le parti favorirà la condivisione di esperienze, l’allineamento delle strategie e il monitoraggio dei risultati, garantendo che l’iniziativa rimanga focalizzata e rilevante nel tempo. Si auspica che questo modello possa essere replicato in altre regioni, contribuendo a un cambiamento sistemico a livello nazionale e ad un futuro più equo e prospero per tutti.