giovedì, 22 Maggio 2025
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Valle d’Aosta: via libera al progetto di fibre ottiche pubbliche

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Con 18 voti a favore e 15 astensioni, il Consiglio Valle ha dato il via libera a un disegno di legge ambizioso che mira a potenziare le reti pubbliche di comunicazione elettronica presenti sul territorio regionale. Il progetto, articolato in quattro articoli, si concentra su tre obiettivi fondamentali: aumentare il numero di fibre ottiche di proprietà pubblica, sostenere la realizzazione dei progetti di investimento finanziati dal Pnrr (Piani Italia 1 Giga, Italia 5G e Scuole fase 2) e limitare gli scavi necessari per la realizzazione delle infrastrutture propedeutiche alla posa delle fibre ottiche.La rete proposta comprende oltre 400 chilometri di cavidotti in fibra ottica, suddivisi in tre mini tubi che coprono sia le vallate laterali sia il fondovalle. Il primo dei tre tubi è utilizzato dalla rete regionale per servizi pubblici e comunali, mentre il secondo è parzialmente sfruttato da Open Fiber per il Piano banda ultra larga. Il terzo tubo risulta totalmente disponibile e sarà riservato per interventi di emergenza o manutenzione.Secondo il disegno di legge, qualora le fibre attualmente disponibili risultassero insufficienti, l’operatore incaricato sostituirebbe i cavi esistenti con nuovi cavi contenenti un numero maggiore di fibre ottiche. In cambio della gestione delle fibre, la Regione potrebbe concedere per vent’anni una parte di queste fibre all’operatore interessato, garantendo in questo modo la realizzazione delle nuove infrastrutture.Tuttavia, non tutti i consiglieri sono stati favorevoli a questa proposta. Diego Lucianaz (Misto) ha espresso dubbi su questo disegno di legge e ha sollevato alcune preoccupazioni riguardo alla gestione della tecnologia in questione. Secondo lui, non è chiaro chi sarà il soggetto incaricato per 20 anni a gestire la tecnologia e si parla di un investimento di 840.000 euro, ma si sa bene che lo Stato ha stanziato ben più denaro (3,5 miliardi) per il Piano Italia 1 giga.Il consigliere Lucianaz ha anche sottolineato che la Valle d’Aosta, a causa della sua conformazione morfologica, rientra nel piano, ma apprendiamo con disappunto che interi villaggi, aziende agricole e rifugi di montagna non saranno serviti dalla fibra ottica. La questione riguarda quindi anche l’efficienza delle spese pubbliche per un servizio che sembra non essere in grado di soddisfare le esigenze del territorio.L’Assessore all’innovazione, Luciano Caveri, ha risposto alle preoccupazioni sollevate e ha precisato alcune informazioni chiave. L’utilizzo delle fibre ottiche, infatti, eviterà nuovi scavi e per questo motivo ha trovato il pieno assenso da parte dei Sindaci. La tecnologia sarà gestita dalla Fibercop e, per quanto riguarda le “case sparse”, si intende riferirsi a case isolate.Inoltre, l’Assessore Caveri ha assicurato che tutte le scuole avranno la fibra come previsto da apposito piano e si utilizzerà il wireless per la redistribuzione del segnale.

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