Nella serata di oggi, presso la sede del partito Fratelli d’Italia in via De Castro, si terrà un incontro cruciale per il centrodestra sardo. Il vertice riunirà rappresentanti di tutte le componenti della coalizione, dalle forze politiche nazionali ai partiti regionali, passando per le sigle civiche e autonomiste che animano il panorama politico insulare. L’obiettivo primario è analizzare le conseguenze della recente sentenza del tribunale e definire una strategia condivisa in vista di un eventuale ritorno alle urne, delineando un percorso di reazione e riposizionamento strategico.Tuttavia, un’assenza significativa pesa sull’incontro: quella del Partito Sardo Autonomista (PSA), ormai non più formalmente rappresentato nel Consiglio Regionale. La decisione del segretario e già governatore Christian Solinas, motivata dalla concomitanza con un’altra riunione convocata a Nuoro, segna una frattura che incide sulla dinamica complessiva. Entrambe le sedute, pur affrontando tematiche sovrapposte legate all’esito del ricorso presentato da Alessandra Todde, riflettono una divergenza di approcci e prospettive.Solinas, in una dichiarazione rilasciata a margine della sua assenza, esprime rispetto per le iniziative delle diverse coalizioni, ma non nasconde la sua critica alla situazione che si è venuta a creare. Denuncia apertamente un “pasticcio” nella gestione della trasparenza delle spese elettorali, attribuendone la responsabilità al Movimento 5 Stelle e alla sua candidatura presidenziale.Allo stesso tempo, l’ex governatore sottolinea l’urgenza di un rinnovamento anche all’interno dell’opposizione, evidenziando come veleni e rotture abbiano compromesso i rapporti umani e politici di una classe dirigente, ostacolando il necessario sviluppo di una visione condivisa. Lamenta la mancanza di quella “tensione autonomistica” che tradizionalmente ha animato il dibattito consiliare e critica la riduzione del centrodestra a una semplice aggregazione di istanze civiche, lamentando la perdita di quel “lievito sardista” che ha permesso di ottenere vittorie elettorali nel 2009 e nel 2019.Il PSA, guidato da Solinas, propone una visione alternativa, fondata sulla “partecipazione dal basso” come chiave per restituire alla Sardegna una guida autorevole e sicura. Si tratta di un approccio che pone al centro le istanze dei cittadini, con particolare attenzione alle donne e agli uomini delle aree interne, richiamando l’esperienza dei comitati civici nati in opposizione alla speculazione energetica. Annuncia l’intenzione di organizzare una “grande assemblea” aperta a tutte le espressioni civiche e partitiche che si discostano dalle pratiche e dalla duplice morale che, a suo avviso, caratterizzano l’azione del Movimento 5 Stelle. Questa iniziativa mira a costruire una nuova aggregazione politica, radicata nel territorio e capace di rappresentare una vera alternativa al sistema politico attuale, proiettata verso un futuro autonomo e prospero per la Sardegna.
Vertice Sardegna: Fratelli d’Italia al centro, assente il PSA di Solinas
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