Villa Puntasecca: Echi di una Casa, Memorie di un’IsolaIn occasione del centenario di Andrea Camilleri, Baldini+Castoldi presenta “La mia casa di Montalbano,” un libro che non è semplice autobiografia, ma un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio, intrecciando la storia di una famiglia siciliana con il mito di un commissario.
Costanza DiQuattro, scrittrice e drammaturga, ci conduce all’interno di Villa Puntasecca, dimora estiva della sua famiglia, divenuta poi il set per i popolari racconti di Montalbano.
Il volume si configura come un’indagine intima, un’esplorazione che va ben oltre la mera descrizione architettonica.
Puntasecca non è solo una casa, ma un crogiolo di esperienze, un palcoscenico di emozioni che hanno segnato la vita di Costanza e dei suoi cari.
Attraverso i suoi scritti, riemerge la figura dei nonni, custodi di tradizioni e portatori di una grazia d’altri tempi: lui, musicista appassionato, lei, regina indiscussa del fior di liscia e dell’ospitalità siciliana.
Si ripercorrono le estati dell’infanzia, i giochi sulla spiaggia, le corse al riccio di mare, l’attesa impaziente della primavera e il calore avvolgente dell’estate siciliana.
Il libro si rivela una riflessione sulla trasformazione, sul rapporto tra memoria personale e memoria collettiva.
La villa, inizialmente rifugio privato, si apre al mondo, accogliendo ospiti illustri e trasformandosi, nella mente di Camilleri, nella fittizia Vigata.
L’uomo di casa, un padre affettuoso, si trasforma nello sguardo acuto e nell’animo tormentato del commissario Montalbano.
Questo passaggio, apparentemente improvviso, è in realtà il fulcro di un processo più ampio: la condivisione di un’identità, la creazione di un mito.
Costanza DiQuattro, direttrice del Teatro Donnafugata, ci offre uno sguardo privilegiato su un territorio sospeso tra tradizione e modernità, tra bellezza selvaggia e ingegno umano.
Attraverso i suoi lavori teatrali e letterari (“Giuditta e il monsù,” “Arrocco siciliano,” “L’ira di Dio”), ha dimostrato una capacità unica di cogliere l’essenza della sua terra, la sua complessità e la sua poesia.
“La mia casa di Montalbano” è dunque un’opera che celebra il legame indissolubile tra un luogo, una famiglia e un immaginario collettivo.
È un omaggio ad Andrea Camilleri, capace di aver reso immortale non solo il personaggio di Montalbano, ma anche una casa, un’isola, un’anima siciliana che continua a incantare il mondo.
Un libro che invita a riflettere sul potere trasformativo dell’arte e sulla capacità di una storia personale di diventare patrimonio di tutti.