Il Volto Santo di Manoppello, custode silenzioso di un mistero che affonda le radici nella storia e nella fede cristiana, ha compiuto un nuovo, significativo passo nel suo percorso di diffusione spirituale.
Una riproduzione fedele, dopo essere stata delicatamente toccata in segno di consacrazione con la reliquia del Sudario di Cristo, custodito dai Frati Cappuccini a Manoppello da secoli, è stata introdotta con solennità nel National Centre Padre Pio, situato a Barto, Pennsylvania, negli Stati Uniti.
La cerimonia, officiata congiuntamente dal vescovo Alfred Schlert, guida della diocesi di Allentown, e dal rettore della Basilica di Manoppello, padre Antonio Gentili, rappresenta un’espressione tangibile del crescente interesse globale verso questa icona di devozione.
Il legame con Padre Pio, figura chiave nell’amplificazione della sua fama, è intrinsecamente legato a questa intronizzazione, rievocando la testimonianza di padre Domenico da Cese, che narrò di aver visto Padre Pio in bilocazione dinanzi al Volto Santo poco prima della sua morte.
Il Volto Santo, venerato come una delle reliquie più preziose della cristianità, è avvolto da un alone di sacralità che si alimenta della tradizione popolare: si narra che esso abbia assorbito il primo respiro di Cristo risorto, imprimendovi un’immagine del suo volto che sfida ogni spiegazione razionale.
Gli studi condotti da esperti moderni, lungi dal sminuirne il valore spirituale, hanno rilevato una corrispondenza straordinaria tra le misure del volto raffigurato sul Volto Santo e quelle del Cristo morto sulla Sindone di Torino, elemento che contribuisce a rafforzare la sua autenticità e a suggerire un’origine divina.
Questa convergenza iconografica, oltre che simbolica, alimenta la riflessione sulla complessa e affascinante relazione tra le due reliquie.
L’intronizzazione del Volto Santo si inserisce in un contesto più ampio di crescente diffusione globale, un fenomeno che ha ricevuto un impulso significativo in seguito alla visita del Papa Benedetto XVI al Santuario di Manoppello.
Questo evento segna un ulteriore capitolo nella storia di un’icona che trascende i confini geografici e culturali, unendo persone di diverse provenienze in un comune sentimento di fede e devozione.
L’atto di fraternità tra Manoppello e Barto, sancito da questo gesto spirituale, simboleggia un legame profondo che va oltre la semplice condivisione di una reliquia.
Come sottolineato dal sindaco di Manoppello, Giorgio De Luca, le due comunità si trovano ora unite da un patrimonio spirituale e culturale condiviso, un’eredità preziosa che si perpetua attraverso la fede e la devozione.
L’evento è stato accolto con gioia e gratitudine da padre Antonio Gentili, che ha espresso la speranza che questa intronizzazione possa essere un’ulteriore fonte di ispirazione e di pace per il mondo.
I sempre più frequenti pellegrinaggi, che congiungono Manoppello a San Giovanni Rotondo, testimoniano l’intensità di questa spiritualità condivisa e la crescente attrattiva di questi luoghi di fede.