16 dicembre 2024 – 12:45
Il latte umano rappresenta per i neonati non solo la migliore fonte nutrizionale, ma anche un autentico elisir di vita, soprattutto per i più vulnerabili e prematuri. Questi piccoli pazienti, spesso ospedalizzati in Terapia Intensiva Neonatale e in Patologia Neonatale, non sempre hanno accesso al latte materno, soprattutto nelle prime fasi dopo il parto: in queste circostanze, la soluzione ottimale è costituita dal latte umano donato, sottoposto a trattamento e distribuito tramite le Banche del Latte. Attualmente, il latte proveniente dalle donatrici viene pastorizzato per garantire la sua sicurezza microbiologica. Tuttavia, è emerso che il processo attuale altera il valore nutrizionale del latte e ne compromette la capacità di fornire difese immunitarie e stimolare il sistema immunitario del neonato rispetto al latte fresco, a causa dell’elevato stress termico subito. La soluzione innovativa è frutto della collaborazione tra gli specialisti in neonatologia della Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Sant’Anna presso la Città della Salute di Torino e un team di ricercatori del Cnr. La nuova tecnologia sviluppata dopo anni di studi approfonditi, documentati su importanti pubblicazioni scientifiche internazionali e presentati di recente al Congresso Europeo di Madrid, consiste in un pastorizzatore adatto a piccoli volumi di latte basato su una tecnologia all’avanguardia brevettata dai ricercatori stessi; questo dispositivo è già disponibile ed operativo presso la Banca del Latte del Regina dal mese di gennaio.